Sarà pronunciata il prossimo 15 gennaio la sentenza di Cassazione sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 in cui persero la vita 32 persone. Non è bastata ieri una seduta-fiume iniziata alle 10 di mattina e terminata quasi alle 19, durante la quale hanno parlato gli avvocati degli imputati, fra i quali il più eccellente è Mauro Moretti, ex amministratore delle Ferrovie italiane. L’obiettivo è mandare in prescrizione anche l’ultimo reato rimasto in capo agli imputati, vale a dire il disastro ferroviario colposo. Secondo i legali della difesa, anzi, sarebbe già prescritto anche questo reato e chiedono un rinvio alla Corte Costituzionale. E’ questo uno degli aspetti su cui verte questo processo di Cassazione-bis sulla strage di Viareggio. I giudici ermellini dovranno decidere se rigettare i ricorsi presentati e confermare le sentenze di condanna degli imputati (ricordiamo a Moretti sono stati inflitti cinque anni) oppure se ricominciare da capo il processo cancellando con un colpo di spugna quanto già scritto e deliberato dai giudici di merito di primo e secondo grado (due volte). La riserva sarà sciolta il 15 gennaio, oltre 14 anni e mezzo dopo la strage.
Cosa FareLa sentenza sulla strage è prevista per gennaio. C’è il rischio prescrizione