Europa ed Estremo Oriente: l’arte e il sapere per essere più vicini

A Firenze, il convegno internazionale "Europa ed Estremo Oriente" analizza le relazioni storiche tra culture diverse per promuovere la collaborazione globale.

Europa ed Estremo Oriente: l’arte e il sapere per essere più vicini

A Palazzo Rucellai di Firenze il convegno internazionale "Europa ed Estremo Oriente: relazioni, incontri e conflitti nella prima età moderna", organizzato da ISI Florence, The International Studies Institute. "Il nostro è un consorzio di università australiane, giapponesi e statunitensi che ha sede a Palazzo Rucellai da più di 20 anni – spiega il professor Stefano Baldassarri -. È il terzo convegno di questo tipo che facciamo, perché crediamo sia importante per comprendere meglio i rapporti culturali, politici ed artistici che ci sono stati tra oriente e occidente. È fondamentale in questo momento storico fare una riflessione di questo tipo, del resto le sfide sono globali: le economie sono intrecciate, l’impatto ambientale riguarda tutto il globo, e la pandemia ci ha ricordato quanto ciò che avviene in una nazione si ripercuota sulle altre. Dunque è necessaria una collaborazione tra i governi e tra i popoli, che si basa sul conoscere la propria storia, i limiti e il potenziale di quando si lavora insieme". La prima giornata di studio, iniziata coi saluti dell’assessora Elisabetta Meucci, ha avuto gli interventi di monsignor Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, e della professoressa Olimpia Niglio, seguita da una lezione della professoressa Rita Comanducci.

Oggi, nella seconda giornata di studi, a Palazzo Bargagli, saranno presenti ricercatori provenienti da diverse università giapponesi, nonché da università americane, insieme alla Società di Studi Giuseppe Castiglione e all’Università di Firenze. Il convegno internazionale è organizzato da ISI Florence in collaborazione con l’Università di Kanazawa (Giappone), NIKI Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte, la Fondazione Italia Giappone presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Società di Studi Giuseppe Castiglione.

Maurizio Costanzo