ANGELA BALDI
Cosa Fare

Blu Cosplay con la voce di Dragon Ball, Iacono: «Il mio Vegeta è un esempio»

ll doppiatore è uno dei super ospiti dell’evento oggi dalle 11 al Cas di Pescaiola per i dieci anni di Arezzo Autismo

iacono

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Arezzo, 3 maggio 2025 – Doppiatore leggendario di Vegeta in Dragon Ball, Marshall di How I Met Your Mother, Gordon Ramsay, e tantissimi altri, Gianluca Iacono sarà uno degli ospiti di Arezzo Blu Cosplay l’evento in programma oggi dalle 11 al Cas di Pescaiola organizzato per i 10 anni di Arezzo Autismo. Una giornata dedicata a cosplay, musica, fumetti, giochi, illustrazione. Il programma prevede: la gara Cosplay con premi per originalità, somiglianza, interpretazione e premio speciale Dragon Ball, musica con Alabarde Spaziali, cover band che farà cantare al ritmo delle sigle cult dei cartoni animati di ogni epoca, e poi incontri con fumettisti, doppiatori, illustratori e creativi e gare di disegno. Tra gli ospiti grandi personaggi di fumetto e cartoon: oltre a Gianluca Iacono, Michela Frare, disegnatrice Disney e Marvel, autrice per Topolino, Frozen, Cars, Ralph Spaccatutto; Fabio Civitelli, matita storica di Tex.

Iacono, una delle voci più riconoscibili dell’animazione in Italia, cosa ti emoziona nel partecipare a Blu Cosplay?

«Sono estremamente contento di tornare ad Arezzo. Il fatto che al centro di Arezzo Blu Cosplay ci siano temi non sempre centrali in altre fiere credo sia una ragione in più per partecipare con tutto l’entusiasmo possibile».

Vegeta è un personaggio complesso, può essere simbolo positivo per i giovani, anche per chi vive con l’autismo?

«Vegeta può dare il giusto stimolo ai giovani, anche a chi vive con l’autismo, nel cercare la propria strada e identità a dispetto degli eventi esterni che non sempre remano a favore. È un personaggio di estrema resilienza che riesce sempre a rialzarsi a dispetto di ogni ostacolo che incontri sulla sua strada».

Nella tua esperienza di attore e doppiatore, quanto conta la diversità di emozioni e caratteri in un personaggio?

«Un attore deve essere in grado di poter sperimentare il più ampio spettro di emozioni. Nel doppiaggio questo aspetto si amplifica perché è forse l’unica branca nel lavoro attoriale a permettere di affrontare così tanti personaggi diversi in poco tempo. Serve anche un’apertura mentale per cogliere tutte le diversità che ogni personaggio porta con sé».

Mai capitato che il tuo lavoro abbia aiutato qualcuno a sentirsi meno solo o più compreso?

«Mi hanno scritto in privato sui social parecchi giovani (e anche meno giovani) che mi ringraziavano per il mio lavoro perché Vegeta li ha aiutati a superare momenti bui, periodi complessi e apparentemente insormontabili».

Ad Arezzo Blu Cosplay anche gare di cosplay e momenti di espressione creativa.

Quanto è importante, per chi fatica a comunicare, potersi raccontare attraverso gioco e travestimento?

«È un momento ludico molto legato al «recitare un ruolo». Vestire i panni di un personaggio con le caratteristiche uniche, permette a chi magari tende spesso a restare nell’ombra, di poter sfruttarle per trovare, anche solo per poco tempo, il suo posto speciale con gli altri, che spesso condividono la stessa passione».

Dopo anni di carriera, che rapporto hai col mondo degli anime e il pubblico giovane?

«Sono cresciuto in un periodo in cui l’unico elemento nerd presente era il gioco di ruolo, che però non ho mai incontrato sul mio percorso. Pensando ai cartoni dell’epoca, da Goldrake in poi, io guardavo anime senza saperlo. Poi, pur rimanendo la passione per il fumetto (Dylan Dog, RatMan, Andrea Pazienza e molti altri) non ho proseguito nel guardare anime. E’ però diventato parte del mio lavoro oggi, soprattutto grazie a numerose fiere».