Collezionando a Lucca. Una tavolozza giallo-noir. Tutto il mondo di Lucarelli

Scopriamo “Julian“, graphic-novel firmata con Fantelli, Mangiantini e Castagna "Non c’è più distinzione fra generi, il fumetto è una forma narrativa bellissima".

Collezionando a Lucca. Una tavolozza giallo-noir. Tutto il mondo di Lucarelli

di Maurizio Guccione

LUCCA

Collezionando ospita sabato e domenica “Tutte le sfumature del noir” con un protagonista assai noto al pubblico. Sarà Carlo Lucarelli, scrittore, sceneggiatore e fumettista, conduttore radiofonico e televisivo noto al piccolo schermo per l’indimenticabile serie di “Blu Notte – I misteri italiani”, a presentare il suo nuovo lavoro letterario, all’interno della magica cornice di Lucca Collezionando, evento a cura di Lucca Crea in collaborazione con il Comune di Lucca, giunto alla settima edizione.

Lucarelli parlerà di “Julian”, il graphic novel pubblicato da Cut-Up Publishing, scritto con Stefano Fantelli, disegni di Marcello Mangiantini e i colori di Letizia Castagna.

Si tratta di un’anteprima (l’uscita in libreria e store online è prevista a giugno), che la manifestazione lucchese offre al pubblico e l’occasione per incontrare l’autore, presente allo stand dell’editore.

Lucarelli, che cos’è Julian?

"È un mio racconto già pubblicato su un’antologia; una storia ironica, anzi, mi auguro che sia molto ironica, che parla di una testa mozzata (è ambientato nella Francia rivoluzionaria, ndr) che gira per l’Europa; con Fantelli ne abbiamo tratto un fumetto e ci siamo detti che sarebbe stato bello far parlare questa testa".

Viene affermato che non si tratta di una riduzione di un testo letterario ma di un adattamento: che tipo di lavoro ha fatto?

"Sono d’accordo, sembra sempre qualcosa di più piccolo; nel fumetto esiste la forma evocativa , la partitura delle vignette; nel racconto abbiamo il ritmo delle parole: così nel fumetto bisogna farne a meno e contano molte le immagini, la disposizione stessa dell’evoluzione di esse".

La sua attività ha un comune denominatore: indaga e cerca un motivo di interesse perché si approfondiscano i fatti, le storie, in una parola l’umanità della singola vicenda: è così anche per questa pubblicazione?

"Siamo sempre interessati alla storia, alle connessioni , a raccontare le vicende ma poi si tratta delle storie di persone; l’unico mistero è quello umano e la sfida, nel mio caso, è un po’ quella di inventarmi come far muovere questa testa".

Il fumetto è una forma letteraria efficace per parlare di una storia come questa?

"Ormai direi che non esiste più distinzione tra generi; se a uno scrittore si chiedevano i modelli, io per primo, avrei risposto il romanzo letterario, il cinema ma avrei senz’altro aggiunto il fumetto, forma narrativa bellissima".

Dall’ispettore Coliandro ai viaggi in treno per Auschwitz, passando da Blu Notte con i misteri italiani, e ancora il giallo, i romanzi: come trova la sintesi per unire generi e storie diverse?

"La sintesi è voglia di raccontare una storia, poi la si racconta a modo nostro, per esempio come nei gialli; scrivere una storia a fumetti implica rispettare delle regole, anche da un punto di vista della tecnica di scrittura e rappresentazione".

Per pubblicare un libro a fumetti bisogna ancora sentirsi adolescenti?

"Sicuramente, questa idea di adolescenza è importante, bisogna avercela dentro, e si nutre dei sentimenti".