La speranza di cancellare, dal prossimo anno, l’aumento dell’addizionale Irpef diventa più concreta, grazie a 102 milioni di euro attivati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Una bella sorpresa che annuncia scenari confortanti dopo la manovra di fine anno messa in piedi dalla giunta regionale. Ad annunciarlo, il presidente della Regione, Eugenio Giani, prima della firma dell’accordo con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per l’assegnazione delle risorse.
"Nel capitolo dedicato alle opere pubbliche, nello specifico alle tramvie – ha detto Giani - ci sono 102 milioni di euro che liberano i nostri cofinanziamenti dei fondi europei. In questo modo, le somme possono diventare parte corrente, e quindi andare alla sanità. Saranno usate per coprire il bilancio sanitario che ogni anno dobbiamo integrare. L’anno scorso abbiamo recuperato 200 milioni con risorse regionali e 200 milioni con l’addizionale Irpef. Per il 2024, preventivando che voglio arrivare a fine anno a ridimensionare l’aumento, ci sono questi 100 milioni. È un obiettivo e questo sicuramente è un contributo". È ancora presto però per dare certezze. "Come ho detto in Consiglio regionale già più volte – ha ripetuto Giani - il mio fine è quello. Siamo però a marzo e il bilancio si guarda a dicembre".
Il governatore è poi tornato sul tema anche nel corso della cerimonia ufficiale. "Signora presidente - ha detto rivolgendosi a Meloni - è importantissimo dare centralità agli investimenti sulla sanità, perché noi crediamo in questa sanità pubblica. È una cosa che i cittadini hanno come priorità. Per questo, degli ultimi 530 milioni, più di 100 sono destinati a rientrare nel sistema sanitario, così come abbiamo messo 15 milioni per l’ospedale di Cisanello, che insieme a Careggi sarà fra i più importanti dell’Italia centrale". "La sanità è la grande questione, non è un caso che in legge di bilancio sia stata una priorità con le poche risorse a disposizione – ha detto la premier Giorgia Meloni -. Siamo riusciti a dare alla sanità il massimo storico e col Pnrr abbiamo liberato altre risorse. La priorità va alle liste d’attesa, un tema sentito dei cittadini, con la convinzione di dover lavorare per migliorare una condizione oggettivamente complessa".
L’aumento dell’addizionale Irpef per i toscani con redditi sopra i 28mila euro è stato votato a dicembre (non senza polemiche) per mettere in sicurezza i conti della sanità. Alla base della misura, anche la questione dei 420 milioni di euro del payback che teoricamente la Toscana avrebbe dovuto ricevere per quattro annualità, dal 2019 al 2022. Il meccanismo, previsto per legge, prevede infatti la restituzione, da parte delle aziende del comparto sanità, di un importo pari al 50% delle spese in eccesso effettuate dalle Regioni. Una norma ostacolata dalle aziende stesse, che hanno presentato ricorso. Così la questione è approdata al Tar del Lazio che, a sua volta, ha rimandato la decisione alla Consulta. E in attesa di un pronunciamento, tutto è stato congelato. La Regione, da parte sua, ha trovato i soldi incrementando l’addizionale per i cittadini con redditi più alti. In parallelo è stato istituito un tavolo di lavoro per razionalizzare le spese, con la finalità di eliminare l’aumento dal prossimo anno. Ora, grazie ai 102 milioni di euro arrivati dal Governo, il percorso sembra più facile.