di Ilaria Ulivelli
La sanità toscana è ancora distante dalla soluzione dei suoi problemi. Ormai cronici. Complici gli insufficienti trasferimenti statali, i soldi mancano. Come mancano medici non solo negli ospedali (dove la spesa per gli stipendi, bloccata dal vincolo governativo al -1,4% rispetto al 2004, non consente libere assunzioni) ma anche sul territorio. La bella notizia dell’arrivo di 11,8 milioni di euro che serviranno alle aziende sanitarie per lo sviluppo di progetti di sanità digitale, non compensa neppure in parte la ferale novità della mannaia passata sui finanziamenti del Pnrr che dovevano servire a realizzare case e ospedali di comunità, una cura dimagrante che fa perdere il 30% dei fondi.
In Toscana erano previste 77 case di comunità, il taglio ne fa sparire 20, dei 23 ospedali di comunità (le cosiddette cure intermedie) almeno 7 o 8 andranno perduti e le Centrali operative territoriali: ne sarebbero dovute nascere 37, diventeranno 30. Una batosta da quasi 75 milioni, se si tratterà di tagli lineari.
E’ evidente che così non si potrebbe realizzare la riforma più importante per il sistema sanitario regionale che ripensa integralmente il sistema di assistenza territoriale, consentendo, di pari passo, di alleggerire la pressione sui pronto soccorso dove i pazienti al momento si rivolgono in massa per carenza di servizi efficienti e risposte efficaci. I medici di famiglia sono sempre meno e quelli che restano oberati di assistiti e di burocrazia.
L’interlocuzione delle Regioni con il ministro del Pnrr Raffaele Fitto dovrebbe servire proprio a individuare fonti alternative di finanziamento in capitoli che non siano già stati impegnati.
Il governatore Eugenio Giani fa la voce grossa, consapevole che la partita è di quelle fondamentali. La Regione è già fuori con i conti della sanità: ormai dopo il Covid i trasferimenti statali ordinari non sono più sufficienti.
Se migliorano le liste d’attesa che prima erano un paziente moribondo è perché si sono finziati gli straordinari dei medici e si è cooptato nel sistema i privati, con 23 milioni quest’anno e 32 l’anno precedente. Ma la coperta è corta, se si copre una spesa si deve rinunciare a un altro capitolo.
Si aspetta il completamento della riorganizzazione del sistema di prenotazione del Cup online che, dopo l’introduzione dell’avatar Sara per facilitare alcune operazioni: le difficoltà di accesso al sistema dovrebbero progressivamente ridursi.