L’amministratore del mio condominio all’atto della nomina ma anche nei tre anni successivi, non ha mai indicato quali fossero i suoi compensi che abbiamo dovuto noi rinvenire nel bilancio e devo dire sono tutt’altro che leggeri. E’ corretto questo modo di agire?
Luciano, Firenze
Risponde l’esperto
Sul punto la legge è molto chiara e non ha bisogno di alcuna interpretazione. L’amministratore, all’atto della nomina e di ogni sua conferma annuale deve, in maniera obbligatoria e pena la nullità della nomina stessa e dell’eventuale conferma, specificare analiticamente il compenso dovuto per l’attività da lui svolta. I riferimenti di legge sono l’articolo 1129 comma 14 del Codice Civile. Non risponde al dettato normativo il fatto che i compensi siano inseriti nel bilancio, dato che sul punto le sentenze sono univoche ed estremamente chiare. Vi consiglio quindi di farvi valere col vostro amministratore.
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Abbiamo scoperto che il giovane amministratore che abbiamo nominato da qualche mese non ha mai fatto il corso di formazione specifico per questa professione. E’ anche un bravo ragazzo, molto gentile e affidabile per il momento, ma è corretto tutto questo?
P.M, Pisa
Risponde l’esperto
Nessuno mette in dubbio il valore umano e la buona educazione di questa persona, ma va detto che comunque svolge la professione in maniera assolutamente non conforme alla normativa in vigore. Infatti, da ormai ben dieci anni, chi vuole fare l’amministratore (e non lo faceva già prima dell’entrata in vigore della legge) deve seguire uno specifico corso di formazione 72 ore e superare l’esame finale previsto. Vi consiglio quindi di scegliere una figura in regola con la legge e con tutti i requisiti per svolgere questa professione.