Mostra nazionale dei colombi viaggiatori al Madonnino

Si apre con una novità il palinsesto di Grossetofiere

Un momento della presentazione

Un momento della presentazione

Grosseto, 5 gennaio 2018 – Per la prima volta, il centro fieristico di Braccagni ospiterà la Mostra nazionale del colombo viaggiatore. La manifestazione, giunta alla ventiseiesima edizione, lascia la nativa Emilia Romagna per approdare in Toscana con quasi 300 espositori provenienti da tutta Italia. All'interno dei locali del centro fiere sabato 6 gennaio dalle 16 e per tutta la giornata di domenica 7 gennaio si potranno ammirare 350 esemplari di colombi viaggiatori, oltre a una novantina che saranno venduti in un'asta di beneficenza in favore di associazioni umanitarie. La manifestazione è stata illustrata dal presidente di Grossetofiere, Andrea Masini; da Enrico Toti della Federazione Colombofila Italiana e da Massimo Martellucci della società Ali Toscane, in rappresenta degli enti che organizzano la Mostra. È stata anche l'occasione per alcune anticipazioni sul palinsesto 2018 di Grossetofiere. “Il Game Fair – annuncia Masini – si riconferma a Grosseto anche per quest'anno, ma sarà spostato a settembre per avere così giornate soleggiate ma meno calde. La Fiera del Madonnino celebrerà il quarantennale e sarà più lunga del solito, cinque giorni, dal 21 al 25 aprile”. Il 6 e il 7 gennaio in mostra ci saranno 350 colombi viaggiatori, tra i più belli ma anche tra i più veloci d'Italia. I colombi migliori nelle varie categorie si qualificheranno per il triangolare Italia, Spagna e Portogallo che si svolgerà a Lisbona. All’interno della manifestazione si terrà anche l’Alpen Adria, ovvero un quadrangolare in cui si confronteranno i colombi di Italia, Austria, Croazia e Slovenia. L'ingresso è gratuito.

I colombi viaggiatori sono stati protagonisti in molti eventi storici. Durante la prima guerra mondiale erano uno dei mezzi di comunicazione principali per portare messaggi dove i combattimenti erano più aspri e gli altri mezzi non potevano arrivare. Durante la seconda guerra mondiale, quando i mezzi di comunicazione più sofisticati venivano meno, i messaggi erano portati proprio da questi colombi.