L'estate del terrore

Il commento del direttore de La Nazione sull'attentato di Monaco

Pierfrancesco De Robertis

Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 22 luglio 2016 - Nizza, Istanbul e adesso Monaco. Prima ancora, ma più distante, l'eco lontana di quanto accaduto negli Stati Uniti con le stragi a sfondo razziale di cui abbiamo parlato per giorni. Ricorderemo per molto tempo questa estate capovolta, questo tempo che dovrebbe essere di svago e riposo e invece si sta trasformando in un incubo.

Non sappiamo ancora molto di quanto accaduto in Germania come in fondo non sono ancora chiari i contorni dell'orribile assalto di Nizza, mentre ancora il mondo si interroga se il golpe di Ankara sia stato un vero golpe o un colpo di stato fantasma. Sappiamo solo che le nostre vite non sono più quelle di prima, che ci assale un senso di terrore anche solo per uscire per strada. Che quando passeggiamo per la spiaggia o su un lungomare ci guardiamo intorno sospettosi, e prima non lo facevamo. Ecco la prima vittoria dei terroristi, chiunque essi siano: la nostra tranquillità. Ci vorrà molto per uscire da questo momento drammatico, e purtroppo viene da pensare che il peggio debba ancora accadere.