Come cambierà la Firenze post Covid? Ecco cosa chiedono i fiorentini per i prossimi 5 anni

Pubblicata la prima parte dei dati di ‘Firenze prossima’: ci si sposta a piedi più spesso di prima, si chiedono più aree verdi e si è registrato un aumento degli accessi ai servizi online

Firenze

Firenze

Firenze, 16 novembre 2020 – Come cambierà la vita a Firenze dopo il Covid? Cosa chiedono i cittadini, e quali sono le loro proposte? È la domanda alla quale vuole rispondere il report ‘Firenze prossima’, redatto da Agenzia Lama. Pubblicata una prima parte dei dati, che fotografa il cambiamento del rapporto con la città post Covid delineando le esigenze e proposte dei cittadini per i prossimi cinque anni, in vista dell’adozione del nuovo Piano operativo.

Un terzo dei fiorentini sceglie di spostarsi a piedi, con punte del 40% nel quartiere 1, mentre il 15% della popolazione ha aumentato l'utilizzo degli spazi verdi urbani e due cittadini su cinque hanno usato per la prima volta i servizi online del Comune di Firenze durante la pandemia. Richiesta di aree pedonali nei quartieri, in particolare 4 e 5, così come l’esigenza di rigenerazione di complessi in disuso e di un futuro multifunzionale per lo stadio Franchi. Sono solo alcuni dei dati che emergono dalla prima parte della campagna online di ascolto, lanciata il 1 ottobre scorso, che ha visto un totale di 7485 risposte valide così distribuite: nel Quartiere 1 sono stati 1885 i questionari compilati; 1709 nel Quartiere 2; 844 nel Quartiere 3; 1173 nel Quartiere 4 e 1874 nel Quartiere 5. I rispondenti sono stati per il 55% donne e per il 44% uomini; di cui il 18% nella fascia di età 14-30, il 42% nella fascia 31-50, il 28% nella fascia 51-65 e il 13% over 65 anni. I risultati sugli approfondimenti tematici e sui singoli rioni saranno rilasciati nelle prossime settimane.

"Per oltre l'80% dei cittadini che hanno risposto al questionario online di Firenze Prossima - ha detto l'assessore all'Urbanistica Cecilia Del Re -, la propria vita è in qualche modo cambiata dopo il covid, e questo cambiamento si ripercuote anche nel modo di vivere gli spazi urbani e di concepire la città. Ci si sposta a piedi più spesso di prima, si chiedono più aree verdi (dove un cittadino su tre si reca più volte alla settimana e uno su due vi si reca per fare sport), i servizi digitali entrano in modo preponderante a far parte della nostra quotidianità e la tramvia è oggi l’opera più amata dai fiorentini tra quelle realizzate negli ultimi cinque anni. Sulle pedonalizzazioni - ha proseguito l’assessore Del Re -, spiccano le richieste nel Quartiere 2 per via Gioberti e viale Paoli, e nel Quartiere 4 per l'Isolotto. Sullo stadio, i cittadini lo immaginano già con nuove funzioni al suo interno, oltre a quella sportiva; i cittadini del Quartiere 3 sognano una nuova vita per Villa di Rusciano e per Villamagna, quelli del Q4 per l'ex Fabbrica Campolmi e quelli del Q5 chiedono una rivisitazione della progettazione del Parco di San Donato. Spunti utili su cui avremo modo di soffermarci anche nel percorso partecipato verso l'adozione del nuovo Piano operativo comunale che vogliamo adottare la prossima estate". Nel dettaglio, la percentuale più alta di rispondenti che ha riscontrato un cambiamento radicale nella propria vita si registra nel quartiere 1 (14%); in particolare, coloro che rispondono dal centro storico e i city user (19%) rilevano il cambiamento maggiore. Negli altri quartieri, circa tre persone su quattro dichiarano un cambiamento limitato ad alcuni aspetti della vita, con poche variazioni tra zona e zona. Nel quartiere 1 oltre il 40% dichiara di spostarsi esclusivamente a piedi ogni giorno per raggiungere luoghi di interesse: un dato nettamente più elevato rispetto agli altri quartieri, ma la tendenza alla mobilità pedonale è in netto aumento ovunque rispetto al periodo precedente l’emergenza. In tutti i quartieri fiorentini, quasi un terzo dei rispondenti, infatti, dichiara di spostarsi più spesso a piedi rispetto a prima. Per quanto riguarda la frequenza di utilizzo delle aree verdi, circa il 15% dei cittadini dichiara di aver aumentato la fruizione degli spazi verdi: la percentuale di minore frequenza emerge nel Q1, mentre quella maggiore nel Q4, dove più del 50% dei rispondenti frequenta aree verdi ogni giorno o più di una volta a settimana (il dato è legato non solo alle abitudini individuali ma anche inevitabilmente alla maggiore o minore presenza di aree verdi nei quartieri).

Durante il periodo di lockdown totale e nei mesi successivi, l'Amministrazione ha registrato un aumento degli accessi per l'utilizzo dei servizi online. È emerso che il 14% circa dei rispondenti (dato medio per quartiere) hanno utilizzato i servizi online del Comune per la prima volta durante l’emergenza. Le proposte per le trasformazioni dei prossimi cinque anni. La campagna di ascolto sui bisogni e proposte di cittadini e city users ha fornito informazioni sui ‘desideri’ per la Firenze di domani. Tra le domande proposte è stato chiesto di suggerire un’area della propria zona che i rispondenti gradirebbero pedonalizzare. Negli ultimi mesi, infatti, il tema delle aree urbane pedonalizzate è stato al centro del dibattito sullo sviluppo delle città, ad esempio con riferimento alle Superilles di Barcellona. Le aree pedonali del centro storico nel Q1 sono ben più diffuse che negli altri quartieri. Non sorprende pertanto che un buon numero di rispondenti non suggerisca in questa zona nessuna nuova area da pedonalizzare. Le segnalazioni del Q1 riguardano principalmente la zona di Piazza Puccini, delle Cascine e di Borgo San Frediano, mentre nel Q3 si concentrano su viale Europa e via di Ripoli. Nelle altre zone della città, si rilevano le indicazioni più numerose: via Gioberti e viale Paoli e nel Q2 raccolgono il maggior numero di richieste, seguite da piazza dell’Isolotto e piazza Dalmazia, rispettivamente nel Q4 e nel Q5. Fra i temi strategici del Piano operativo, la rigenerazione urbana occupa un posto centrale poiché rappresenta un’opportunità per dare nuova vita a immobili abbandonati. In questo senso, il luogo che ha ricevuto più segnalazioni è il complesso di Sant’Orsola nel centro storico. La Caserma Perotti e San Salvi sono le priorità da rigenerare segnalate nel Q2, con 111 e 90 citazioni. Nel Q3 spiccano la Villa di Rusciano e il centro sociale CPA di via Villamagna, mentre nel Q4 la Ex Fabbrica Campolmi. Infine nel Q5 hanno ricevuto più segnalazioni l’ex Meccanotessile e l’ex Panificio militare. Entrando nei quartieri, le questioni più urgenti da affrontare nel centro storico per i rispondenti sono l’incremento della popolazione residente (42%), la rigenerazione degli spazi in disuso (35%) e il rilancio delle attività commerciali (34%). Per i cittadini di Campo di Marte risultano prioritari aree verdi, cultura e spazi di aggregazione. Per quanto riguarda il futuro dell’Artemio Franchi, la maggior parte dei rispondenti vorrebbe lo stadio uno spazio multifunzionale, nel quale organizzare eventi e congressi, prevedendo l’apertura al suo interno di negozi, spazi culturali e di aggregazione sociale. All’esterno dello stadio, la pedonalizzazione di viale Paoli resta una misura molto apprezzata, accompagnata da una nuova area verde circostante.

Per i rispondenti del Q3, la riqualificazione di strade e marciapiedi di Galluzzo, Due Strade e Cascine del Riccio è la destinazione ideale per i restanti oneri di urbanizzazione di Esselunga, ‘scelta’ da un terzo dei rispondenti; seguono la manutenzione e la creazione di nuovo verde pubblico e piste ciclabili. L’ex Meccanotessile è stato citato spontaneamente da molti rispondenti del Quartiere 5 come possibile area da valorizzare. Tra le possibili nuove funzioni pubbliche a cui destinare il complesso, in aggiunta a quelle già definite dagli atti dell’amministrazione, prevalgono i servizi destinati in particolare ai più giovani, come una nuova biblioteca e un centro giovani. Nel rione di Novoli la priorità in materia di rigenerazione è indicata nell’area del parco di San Donato, citato da quasi due rispondenti su tre, di cui si chiede una rivisitazione della progettazione. Seguono a distanza la realizzazione dell’Urban Center alla ex ciminiera Fiat, i nuovi spazi di aggregazione nel centro San Donato e i miglioramenti alla viabilità di viale Guidoni. La valutazione degli interventi già realizzati. È stato raccolto poi il feedback da parte dei rispondenti sugli interventi realizzati negli ultimi cinque anni nei singoli quartieri. Tra gli interventi più apprezzati, nel quartiere 1 il recupero graduale della Manifattura Tabacchi (40%), il restauro delle Rampe del Poggi (34%) e il nuovo Teatro del Maggio musicale (20%). Nel quartiere 2, la riqualificazione di piazza delle Cure (50%), le casse di espansione del Mensola (34%), la riqualificazione di via Gioberti (32%). Nel quartiere 3, la riqualificazione Albereta-Anconella (54%), i bypass Galluzzo e Cascine del Riccio (45%), la riqualificazione di piazza Elia Dalla Costa (21%). Nel quartiere 4, il rinnovamento della passerella dell’Isolotto (46%), la nuova illuminazione pubblica in aree prima scoperte come la Montagnola e le 100 telecamere di sorveglianza (35%), la nuova strada di collegamento tra viale Nenni e Torregalli (28%). Nel quartiere 5, la tramvia Careggi-Santa Maria Novella (63%), la tramvia Peretola-piazza dell’Unità (50%), il recupero di giardino e parcheggio ex Officine Galileo per il primo lotto (22%). 

 

Maurizio Costanzo