
Conclusa con successo la cronoscalata dello Spino, parte del Campionato Italiano di Velocità in Salita, con Peticca e Gasperoni in evidenza.
PIEVE SANTO STEFANOÈ andata in archivio una fra le migliori edizioni della cronoscalata motociclistica dello Spino, terzo round del Campionato Italiano di Velocità in Salita che ha animato sabato e domenica scorsi con due distinte manche di gara in entrambe le giornate e con in palio punti importanti nella corsa al tricolore delle varie categorie. Ottima come sempre l’organizzazione di Pro Spino Team e Moto Club "Paolo Tordi" di Cesena, anche per ciò che riguarda la particolare cerimonia di premiazione. A sfidarsi sui 2410 metri del tracciato misto-veloce dal paese fino al traguardo di Fontandrone sono stati in totale 126 centauri, due in più della passata edizione, ma di incremento pur sempre si è trattato.
Per ciò che riguarda i risultati della domenica, nella categoria più numerosa, quella del Civs (campionato), a dividersi la vittoria sono stati Gabriele Peticca su Honda 1000 in gara 1, che ha impiegato 1’28’’53 precedendo di appena 5 centesimi Francesco Maria Piva (stessa moto) e di 15 il quad di Matteo Lardori, che si è riscattato in gara 2 con un riscontro cronometrico ancora migliore: 1’27’’58, che gli è valso il titolo di vincitore assoluto; Peticca è giunto secondo a 7 centesimi e Piva terzo a 87.
Nel gruppo 4 delle "Epoca", successo di Andrea Orselli su Benelli 231 in 2’04’’91, mentre nel gruppo 5 ha dominato la Suzuki 750 di Luca Stori sia in gara 1 che in gara 2 con i tempi rispettivamente di 1’38’’05 e di 1’37’’37. Nell’altra numerosa categoria, quella del Crono Climber, si è imposto Andrea Gasperoni su Honda 1000 in 1’48’’02, davanti per soli 21 centesimi a Vitas Frigo Babbi su Bmw 1000; per Mirko Balzoni, il pievano residente in Romagna, 18esimo piazzamento con l’Honda 600.
Salvo un paio di scivolate senza particolari conseguenze al sabato, le varie salite non sono state caratterizzate da incidenti e questo è un particolare a corredo molto importante, che ha ulteriormente sottolineato il successo della competizione in uno Spino che resta sempre patria di motori, anche se in ultimo sono quelli con le due ruote.
Claudio Roselli
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