
Il presidente della Sangiovannese. Giovanni Serafini fa sapere che dopo la retrocessione ha deciso di fare un passo indietro. Si è scusato con la tifoseria
Sangiovannese a stelle e strisce? Si può fare. Il fondo americano, con sede a Las Vegas, Canusa Capital Holdings Llc ha presentato nei giorni scorsi una manifestazione di interesse per entrare a far parte della società di piazza Arduino Casprini.
La notizia, che era stata anticipata da La Nazione circa un mese fa, ha trovato i crismi dell’ufficialità in un post apparso ieri sul profilo Facebook della Sangiovannese a nome del suo presidente Giovanni Serafini: "Nei giorni scorsi - ha affermato - abbiamo ricevuto una manifestazione di interesse per la Sangiovannese da parte della società Canusa Capital Holdings Llc. È attualmente in corso la procedura di due diligence, al fine di consentire lo scambio e la verifica della documentazione ufficiale, passaggio preliminare alla possibile formalizzazione di un accordo per il trasferimento societario. Rimaniamo comunque disponibili a valutare qualsiasi altra manifestazione di interesse che dovesse eventualmente presentarsi".
Una novità che va ad aggiungersi all’altra inerente al lavoro che sta portando avanti il primo cittadino Valentina Vadi con l’obiettivo di poter ulteriormente potenziale l’attuale organigramma societario, tre sarebbero gli imprenditori di riferimento con i quali il sindaco sta avendo colloqui e, tra queste, figura anche un’importante azienda con sede nel Comune di Cavriglia che già in questi anni, ma solo come sponsor, è stata vicina al Marzocco.
Pian pianino, cercando di poter mettere i pezzi giusti nel mosaico, si sta cercando di costruire il futuro della Sangiovannese tornata, da domenica, mestamente in Eccellenza a distanza di 11 anni. Giovanni Serafini ha voluto così commentare il momento: "Quando si retrocede, non ci sono scuse: significa che sono stati commessi errori importanti, e di questo siamo profondamente dispiaciuti e avviliti. Credevamo di aver costruito una rosa in grado di mantenere la categoria, e non essere riusciti a raggiungere l’obiettivo della permanenza in serie D rappresenta per noi la più grande delusione. Prima di tutto ci scusiamo e ringraziamo gli sportivi sangiovannesi per aver sempre sostenuto la squadra, senza mai far mancare il proprio supporto, in ogni stadio e fino al triplice fischio".
Sempre Serafini poi aggiunge: "Dal dicembre del 2016 siamo consapevoli di aver contribuito alla gestione organizzativa ed economica della società in modo più che dignitoso. Tuttavia, dobbiamo riconoscere che non possiamo affermare lo stesso per quanto riguarda i risultati sportivi della prima squadra. La città di San Giovanni e i suoi tifosi meritano sicuramente di più rispetto a quanto, non per mancanza di volontà ma per limiti economici e anche tecnici, questo gruppo è riuscito a offrire".
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