Il gigante Nador: "Penso solo alla salvezza"

L’atleta rossoblù aiuterà capitan Amatucci a centrocampo nella difficile trasferta in Gallura. La sua altezza per sfruttare i palloni inattivi

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di Giustino Bonci

Doppia seduta di allenamento ieri per l’Aquila con mister Marco Banchini che insieme allo staff tecnico cura ogni dettaglio per consentire alla squadra di presentarsi al meglio alla ripresa della Lega Pro. Certo, nella trasferta di Olbia, il rientro del capitano Francesco Amatucci in un reparto mediano del quale è diventato cammin facendo e anche dopo il cambio di allenatore pedina essenziale il "jolly" Steven Nador, in prestito dalla Spal. Nato a Krefeld nella Renania del Nord da genitori del Togo, ha passaporto tedesco e del Paese africano e appena ventenne gioca già nella nazionale togolese. Parla benissimo francese, inoltre, per i trascorsi nel vivaio del Lille, prima di essere portato in Italia dal Chievo. Piacciono la sua fisicità e la capacità di ricoprire più ruoli: "Ho iniziato come difensore - ha dichiarato - e ora mi trovo bene a centrocampo. L’importante, però, è contribuire alla salvezza del Montevarchi, l’unico mio pensiero". Con l’arrivo di Banchini, Nador sale molto più spesso sotto porta rispetto al passato per cercare di sfruttare la sua statura sui palloni inattivi e conta di segnare presto il primo gol. Ci è andato molto vicino con il Gubbio cogliendo due legni.

La gara di domenica alle 14.30 sarà l’undicesima di sempre giocata dai valdarnesi al Bruno Nespoli, impianto inaugurato nel 1940 e sottoposto nel 2002 ad una profonda ristrutturazione. Comprese le partite tra le due compagini in Valdarno, si disputerà la ventiduesima di sempre in campionato. Fa notizia il fatto che il Montevarchi non ha mai vinto sul campo dei galluresi, essendo tornato in Toscana con 8 pareggi e 2 sconfitte. Tra le mura amiche, invece, i rossoblù si sono imposti in 4 occasioni, a fronte di 5 risultati di parità e 2 ko (l’ultimo, il 19 novembre 2021, lo 0 - 2, sul neutro di Pontedera). A reti bianche gli incontri più recenti. Il 27 febbraio dello scorso anno gli aquilotti, seguiti da un buon numero di tifosi, sfiorarono il colpaccio in Sardegna, dopo un palo dei padroni di casa, creando almeno due o tre occasioni nitide per segnare, con Gambale e Jallow. Nel torneo attuale, l’11 settembre, la sfida con l’Olbia è stata sfortunata per i montevarchini che si sono dovuti accontentare dello 0- 0 nonostante i pali colpiti da Jallow e Pietra e le parate decisive del portiere ospite Gelmi, ora infortunato.

Una giornata segnata dalla malasorte anche per il malore che Roberto Malotti accusò prima del fischio d’avvio, avvisaglia dei problemi di salute che lo hanno costretto a settimane di assenza per le cure e a rimettere il mandato il 3 dicembre, al termine del derby con il Pontedera. L’ex trainer è rimasto legatissimo all’ambiente. Qualche giorno fa ha commentato con un post su Facebook il 150esimo gettone di presenza di Luca Lischi con la casacca aquilotta, definendo il cursore "un esempio, e non solo in campo, che insieme ad Amatucci e Biagi identifica il vero spirito e il significato di indossare la maglia rossoblù".