Difesa alta e mezzali d’assalto: ecco l’Arezzo

Le prime impressioni sulla squadra di Indiani vista contro il San Donato. Gambe imballate per i carichi di lavoro ma qualche buona idea

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di Andrea Lorentini

Dare un giudizio sul nuovo Arezzo dopo la prima amichevole sarebbe non solo azzardato, ma anche presuntuoso. Premesso ciò qualche considerazione rispetto a quanto visto nell’allenamento congiunto contro il San Donato si può fare. Sopratutto nel primo tempo, la squadra ha tenuto testa a una formazione molto più avanti nella preparazione e di categoria superiore. Qualche sprazzo di quello che nelle intenzioni di Indiani dovrà essere l’Arezzo si è intravisto. Linea difensiva alta, mezzali che si inseriscono, esterni che giocano a piede invertito e cercano l’uno contro uno per creare superiorità numerica sulle fasce.

Il caldo e i carichi di lavoro hanno pesato e quindi certe situazioni sono riuscite solo a intermittenza. Tra i singoli menzione per il capitano Settembrini. Oltre al gol, una perla su punizione, è già sembrato in palla. La sensazione che se non avrà intoppi fisici, in D può essere devastante. Bene anche Lazzarini da centrale difensivo. Adattato in quel ruolo per la contemporanea indisponibilità di Martucci e Polvani, ha disputato 45 minuti attenti e senza sbavature. Potrà essere un jolly prezioso durante la stagione vista la sua duttilità.

C’era curiosità per vedere all’opera sopratutto gli attaccanti. I più brillanti sono apparsi Pattarello e Convitto. L’ex Trento, alla prima uscita con la dieci ereditata da Cutolo, ha mostrato qualche accenno del suo repertorio: sinistro educato e dribbling secco. Qualche spunto interessante anche per Convitto il più intraprendente nel tridente disegnato da Indiani nella ripresa. Da rivedere sia Diallo che Boubacar, entrambi schierati da prima punta. Il primo più manovriero, il secondo più di strappo. Il liberiano, considerato il fisico possente avrà necessità di un po’ più di tempo per entrare in condizione, il maliano tra i migliori nei test atletici deve imparare a dialogare con i compagni.

"In questo momento della preparazione il test con il San Donato va preso per quello che è stato, ovvero un buon allenamento con la fatica addosso e con carichi di lavoro pesanti sulle gambe dei giocatori - l’analisi del giorno dopo del dg Giovannini - Siamo nemmeno al 30% delle nostre potenzialità e molte individualità in questo periodo sono ancora totalmente inespresse.

Sia contro il San Donato che nelle prossime amichevoli prima di Ferragosto, il mister ha chiesto e chiederà alla squadra di sviluppare alcuni concetti specifici in ogni singola gara. Mercoledì, ad esempio, alcune cose le abbiamo fatte bene, altre così cosi, altre ancora non ci siamo riusciti proprio. ma è normale in questa fase". Oggi per gli amaranto è prevista un’altra doppia seduta, domani mattina allenamento, mentre nel pomeriggio è in programma il secondo test amichevole contro la Castiglionese, alle ore 17,30 allo stadio Faralli di Castiglion Fiorentino.