Cerofolini: "Io, aretino tra i pali della Fiorentina"

Michele ha iniziato con il Quarata, ora è il terzo portiere viola e ha rinnovato. "Ma Arezzo per me è casa"

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Compirà 24 anni il prossimo 4 gennaio. Michele Cerofolini, aretino di Quarata, è attualmente il terzo portiere della Fiorentina. Talento puro tra i pali, ma anche tanta sfortuna. Al momento di provare a spiccare il volo si è visto, infatti, per due volte tagliare le ali. Prima la rottura del crociato del ginocchio destro ai tempi del prestito al Bisceglie, nel 2019. Quindi, nell’estate del 2021, l’infortunio al crociato del ginocchio sinistro. Due montanti che avrebbero abbattuto un albero, ma non il "ragazzone" viola, da tantissimi anni legato ai colori viola. Ha mosso i primi passi nel Quarata e Chimera, prima di arrivare Firenze nel 2015 dove ha fatto tutta la trafila con i gigliati, collezionando presenze nella varie nazionali giovanili fino al debutto in Under 21. Nonostante i due gravi infortuni, la Fiorentina crede in lui tanto da avergli rinnovato un paio di mesi fa il contratto fino al 2024.

"E’ un attestato di fiducia che mi fa lavorare con tranquillità e ancora più convinzione – racconta Michele - Significa che la società crede nel calciatore e nella persona. Il mio obiettivo, fin da quando sono arrivato, era restare a lungo in Fiorentina e per me è motivo di orgoglio. I viola sono la mia squadra del cuore".

Quali i prossimi obiettivi?

"Punto al massimo e per questo lavoro ogni giorno. L’obiettivo è quello di giocare in serie A. Vengo al campo per migliorarmi e per diventare un giorno titolare della Fiorentina".

Qual è il rapporto con gli altri due portieri Terracciano e Gollini?

"Tra di noi c’è massima stima. Sappiamo cosa significa lavorare insieme. Oltre che ottimi professionisti sono due persone splendide".

Se dico Arezzo a cosa pensa? "E’ la mia città. Significa casa. Appena ho un po’ di tempo libero vengo sempre ad Arezzo. Firenze mi ha adottato e la adoro, ma a Quarata ho passato tutta la mia infanzia e ho gli amici di vecchia data".

Ha subito già due gravi infortuni. Come è riuscito a ripartire ogni volta?

"Il giorno successivo è sempre il peggiore. Eppure in quel momento ho sempre trovato la forza per ricominciare. In entrambi gli infortuni non mi è mai mancata la positività e il sorriso per affrontare la riabilitazione. Devo ringraziare le persone care, dalla famiglia alla fidanzata, che mi sono sempre state vicine. Da loro è arrivato l’impulso a guardare con ottimismo avanti".

A quale portiere si ispira?

"Quando ero ragazzino Casillas era il mio idolo".

Quali le doti di Cerofolini?

"Sono rapido e reattivo, bravo nell’uno contro uno. Credo di saper gestire bene il pallone con i piedi".

In cosa deve migliorare?

"In questo momento storico mi manca tanto giocare e quindi certe letture delle situazioni in partita".

Quale giudizio sui portieri di oggi?

"In Italia abbiamo tradizionalmente un livello molto alto con tanti portieri forti. All’estero, invece, i top generalmente non sono più di 34 a campionato". Ha già indossato la maglia delle varie nazionali giovanili fino all’under 21. Sogna la nazionale maggiore?

"Assolutamente si. Vestire la maglia azzurra un’emozione unica. Ascoltare l’inno poi è una sensazione che non si può spiegare".