ANDREA LORENTINI
Sport

Arezzo, restano aperti tre ballottaggi. Le scelte di Bucchi per tentare la fuga

Il tecnico in vista della Juve Next Gen guarda al gruppo e non alla classifica: "Contano i passi avanti"

Mario Ravasio, 27 anni, attaccante dell’Arezzo insieme al presidente amaranto Guglielmo Manzo

Mario Ravasio, 27 anni, attaccante dell’Arezzo insieme al presidente amaranto Guglielmo Manzo

di Andrea Lorentini

Tito o Righetti a sinistra, Chiosa o Gigli al fianco di Gilli in mezzo alla difesa, Cianci o Ravasio al centro dell’attacco. "Sono valutazioni che faccio tutte le notti – ammette con un mezzo sorriso Cristian Bucchi alla vigilia della partenza per Alessandria – ma sono sicuro che qualsiasi scelta farò avrò risposte positive".

Sono sostanzialmente questi i tre dubbi di formazione che il tecnico si porterà lungo il tragitto che condurrà gli amaranto in Piemonte dove tra 24 ore è in programma la sfida alla Juventus Next Gen. L’ partirà questa mattina di buon’ora, pranzo in hotel e nel pomeriggio l’ultimo allenamento che segue la rifinitura di ieri, rigorosamente a porte chiuse, effettuata a Rigutino.

Sul pullman per Alessandria non saliranno nè Renzi nè Dezi, entrambi indisponibili per via dei rispettivi infortuni.

Contro i bianconeri il Cavallino va a caccia del quarto successo consecutivo anche se c’è da sfatare il tabù della Vecchia Signora.

"Alla cabala non guardiamo. Io e il mio staff siamo concentrati sul preparare al meglio la gara e il fatto di non aver mai vinto contro di loro non condizionerà nemmeno i giocatori – sottolinea Bucchi che poi inquadra la partita – Sarà complicata, perchè loro sono un collettivo giovane, ma con molta qualità ed individuali interessanti unite ad alcuni giocatori di esperienza che sono l’asse portante come Scaglia e Guerra. Mi aspetto ritmi alti da parte di un avversario ormai perfettamente calato alla categoria che disputa da diversi anni. Tra le formazioni B sono la più pronta. Dovremo essere bravi ad adattarci al contesto e a mettere in pratica il nostro calcio e le nostre soluzioni".

Contesto che non vedrà i tifosi al seguito. "Ci mancheranno. Vorrà dire che ci porteremo nelle orecchie quanto sentito nell’ultima giocata al Comunale. Ci dispiace, ma rispettiamo la presa di posizione dei gruppi organizzati".

Un’altra vittoria rinforzerebbe il primato con la possibilità di allungare ancora sulla concorrenza.

"La classifica non la guardo in questo momento e non è una frase fatta – conclude il tecnico amaranto – Da qui a fine settembre ci aspettano 4 gare in 13 giorni, impegni ravvicinati ad orari differenti di cui uno sul sintetico. Al termine di questo mini ciclo potremmo fare un primo bilancio. Vedremo quanti e quali step saremo riusciti a fare. Sappiamo che dobbiamo migliorare e dovremo farlo giocando perchè il campionato non aspetta".

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