Arezzo, è l’ora di Giovannini: le prime mosse

Il direttore sportivo rescinde con il Pontedera per abbracciare l’amaranto. Il club inizia così a pianificare il futuro sperando nel ripescaggio

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di Andrea Lorentini

Citando la celebre opera teatrale di Samuel Beckett "Aspettando Godot", l’Arezzo continua ad attendere Paolo Giovannini. Dalle parti di viale Grasmci c’è, però, la certezza sul fatto che il finale sarà diverso dal dramma dello scrittore e poeta irlandese. Godot, infatti, non apparirà mai sulla scena, mentre Giovannini è ormai a un passo dalla firma, nonostante i tempi della rescissione con il Pontedera si siano allungati. Oggi dovrebbe essere la giornata buona per la fumata bianca. A rendere più complicata la formalizzazione dell’addio ci si è messo il fatto che il 61enne manager della Garfagnana fa parte del cda del club granata e quindi sono necessari alcuni passaggi burocratici per ratificare il divorzio quali la convocazione dell’assemblea dei soci e la sostituzione dello stesso Giovannini in seno al consiglio di amministrazione. Oltre al tentativo strenuo, da parte dei nuovi soci, di convincerlo a restare. Nella tarda serata di ieri era in programma il cda del Pontedera e già nelle prossime ore sono attese novità. Un indizio che fa capire come siamo ormai alla chiusura è il fatto che il nuovo contratto quale direttore generale dell’Arezzo è ormai pronto e deve essere messo solo nero su bianco. Ufficializzare Giovannini e chiudere questa partita quanto prima porterebbe benefici anche in ottica playoff. In questa fase di riorganizzazione dell’area tecnica, di fatto, da alcune settimane l’Arezzo si trova, in una situazione per certi versi paradossale.

La società sta già programmando la prossima stagione ed è giusto che sia così, ma allo stesso tempo c’è un terzo posto ancora da conquistare e sopratutto gli spareggi da vincere. L’attuale ds Tromboni, in uscita, è ormai lontano dall’Arezzo e così il gruppo si trova ad affrontare questo delicato finale di stagione senza un dirigente di riferimento per l’area sportiva che faccia da collante tra società, squadra e staff tecnico. Mariotti sta facendo buon viso a cattivo gioco, ma non ha nascosto un certo malumore. Intanto la prima squadra è tornata al lavoro ieri pomeriggio per preparare l’ultima gara di campionato contro la Flaminia. La sfida all’ex Federico Nofri è diventata delicata dopo la sconfitta contro il Badesse. La ripresa è stata caratterizzata dalla pioggia che ha accompagnato buona parte dell’allenamento. Prima parte incentrata su esercitazioni tecniche quindi spazio ad un lavoro atletico per chiudere poi con la partitella contro la Juniores. In gruppo, nella prima parte, anche Magliocca mentre per Giofrè lavoro personalizzato.

Nel frattempo è stata resa pubblica la classifica finale del pallone d’oro delle serie D. La vittoria è andata all’attaccante dell’Audace Cerignola Giancarlo Malcore, capocannoniere del girone H con 22 reti. I suoi gol hanno hanno trascinato la squadra pugliese al successo in campionato e quindi alla promozione in serie C. Nella rosa dei finalisti c’era Elio Calderini che si è classificato quattordicesimo.