
di Giustino Bonci
Alla vigilia del via ufficiale della stagione 2021- 2022 il Montevarchi ha presentato ruolo per ruolo i principali collaboratori. Lo staff tecnico vede al vertice il direttore Giorgio Rosadini ed è composto dal neo ds Diego Giorni, già al Tiferno Lerchi, dal tecnico Roberto Malotti e dal suo vice Gabriele Bencivenni. Responsabile dei preparatori atletici, Lorenzo Mugnai e Lorenzo Pugliese, è Samuele Guarducci, figura particolarmente nota e apprezzata nel comprensorio e oltre, mentre Roberto Alamanni coordina i preparatori dei portieri Nicola Cacciapuoti e Luciano Dotti. Alla dottoressa Roberta Giulianini è affidata la responsabilità dell’équipe sanitaria formata per la prima squadra dai medici Angelo Palma e Fabio Cioncolini coadiuvati dall’operatore Patrizio Cingottini. Per la logistica i magazzinieri sono Ivano Davini e Sauro Fanetti. Tutto pronto, quindi, anche dal lato organizzativo, per tuffarsi nella nuova avventura sulla terza ribalta del calcio nazionale. L’Aquila assaporerà la nuova dimensione domani pomeriggio alle 18 allo stadio "Del Conero" nel turno di Coppa con l’Ancona Matelica, che può essere definito un vero ballo tra debuttanti…ultracentenarie. Sì, perché la partita avrà un valore storico per entrambe.
Se i padroni di casa, infatti, giocheranno la prima gara in assoluto da quando, poche settimane fa, è avvenuta la fusione tra due club, Amatucci e soci disputeranno il primo incontro nel professionismo dalla ripartenza del 2011. Esordienti, dunque, dorici e valdarnesi ma eredi di una tradizione lunga più di un secolo. Negli ultimi 17 anni anche i marchigiani sono stati rifondati e addirittura quattro volte, nel 2004, nel 2010, nel 2017 e, appunto, nel 2021. Nell’atto inaugurale di Coppa saranno di fronte due degli organici dall’età media più bassa dell’intero girone B di Lega Pro e i rispettivi staff dirigenziali e tecnici sono decisi sempre più a confermare e consolidare la propria filosofia di sposare la linea "verde". Scelta che ha premiato il Matelica nel torneo scorso, permettendogli di raggiungere l’ottavo posto finale da matricola della categoria, e che ha consentito al Montevarchi di dominare alla distanza il proprio raggruppamento di Serie D e di infliggere al termine del torneo distacchi siderali alle dirette concorrenti. Un’ulteriore analogia si ravvisa anche nel valore aggiunto rappresentato dai due allenatori, il campano Gianluca Colavitto e il fiorentino Roberto Malotti, non dissimili per il carattere sanguigno, la grinta e la bravura.