Sanremo, Rancore chiude nella top ten: al rapper Woodworm anche il premio miglior testo

Il rapper si conferma dopo i duetti. Il suo pezzo è terzo su Spotify. Sorpresa Veronica Lucchesi, anche lei Woodworm. Il rapper oggi canterà per ultimo

Rancore e Veronica Lucchesi

Rancore e Veronica Lucchesi

Arezzo, 9 febbraio 2020 - Rancore chiude al decimo posto. Il rapper porta la Woodworm nella top ten del Festival di Sanremo, il miglior risultto dell'etichetta aretina nell'evento della canzone italiana del quale è protagonista da due anni.

 Non si cambia neanche il berretto. Nel Festival delle grandi modelle, dei vestiti alla Via col Vento e delle tute da astronauta, Rancore viaggia all’ombra del suo cappello. E non lo molla neanche quando per la prima volta lo chiamano in prime-time: sì, ieri sera gli è toccato per par condicio il secondo posto tra i big. Certo, prima succede di tutto e le scale le scende solo alle 22.35: ma è quasi l’alba rispetto alla notte fonda delle sue altre esibizioni.

L’uomo Woodworm tira tardi di notte, si esibisce in un live, dorme quattro ore ma si toglie anche lo sfizio di risalire in classifica. Merito del duetto: un duetto tutto Woodworm, la scuderia aretina, premiato con l’ottava posizione tra i 24 concorrenti. E forse avrebbe meritato di più. E’ il duetto che lancia lui e insieme una nuova stella: Veronica Lucchesi, l’altra metà del cielo de «La rappresentante di Lista».

Vestita da luna, sfoggia una voce scintillante e che lascia l’Ariston a bocca aperta: e per una sera il rap di Rancore trova un contraltare che spezza l’ascolto e ne esalta il timbro. Il «cavallo» è di quelli vincenti, «Luce» che aveva fatto di Elisa la rivelazione della musica italiana. Ma lui e lei, affiancati da Dario Mangiaracina e da Dardust, ne danno un’interpretazione che esalta il pubblico e la critica.

In classifica generale vale al rapper solo la scalata al 20° posto: ma l’ascensore lo aspetta in nottata, perché ieri sera a decidere era solo la sala stampa. E la sala stampa puntualmente dà a Rancore quello che è di Rancore: lo issa al settimo posto della serata, rovescia il mondo di Sanremo, con la sola eccezion di Gabbani che raccoglie sia di qua che di là. Il rapper non è amato dalla giuria demoscopica, per il resto è in orbita: ottavo nei duetti, settimo nella serata del venerdì con la sala stampa. E scopre all'inizio della finale di essere al nono posto assoluto: risalito nella top ten del Festival dopo essere partito mercoledì dal ventiduesimo posto.

Merito della stampa: la stessa giuria del premio «Mia Martini», del quale Rancore è il campione uscente: e che nei pronostici lo pone al terzo posto, ad un’incollatura da Diodato e Tosca. «Vede» il podio, stasera scoprirà se è un miraggio o un secondo miracolo: è la notte della finale. Una notte nella quale Rancore si esibirà per ultimo, sorta di predestinato delle ore piccole. Molto prima si esibirà Vittorio Grigolo, il tenore aretino che è uno dei grandi ospiti della finale.

Ma intanto alle giurie cominciano a incrociarsi i dati reali: quelli di chi compra musica,di chi la ascolta per radio, di chi fa streaming. La canzone di Rancore è la terza nello streaming di Spotify, un gigante da 140 milioni di utenti al mese. Terza tra gli artisti del festival e sesta in assoluto. In rete la sua è la sesta tra quelle che vengono visualizzate. Numeri che raccontano un altro festival. Dove perdi sul palcoscenico ma recuperi nella vita, un po’ come dicevano agli studenti non proprio perfetti. Cresce Rancore e soprattutto cresce la sua etichetta discografica. Veronica è un’altra garanzia.

Cantante e non solo: tra una settimana sarà in Rai non per il Festival ma per «Il Cacciatore 2» la fiction grandi ascolti. L’ha scelta Francesco Montanari, che della storia è il protagonista, e la moglie Andrea Delogu, voce del festival, non se lo dimentica. Il siparietto suona come una «benedizione» Poi via verso la Sicilia. Mentre il rapper romano risale per la terza esibizione.

Si allarga ancora, sfiora ormai l’orchestra, e cade morto (nella canzone) come mai gli era riuscito finora. Stasera dopo il verdetto ecco la festa aretina. Tutti al Tahiti, un locale sulla spiaggia, completamente prenotato. Con il gruppo che da una settimana è insediato in Riviera: manager, tecnici, cantanti. E quanti arriveranno apposta per l’evento: come «The Fast Animals», tra un anno anche loro in odore di Sanremo.

Una canzone dopo l’altra l’etichetta di Gallorini e Marmorini gonfia le vele e guadagna nuovi artisti. La meglio gioventù del microfono comincia a guardare verso Arezzo. In fondo garantisce un viaggio premio per l’Ariston. In omaggio nè pentole nè coperchi: solo un berretto, da lanciare in aria in caso di successo.