Verso il voto: Ghinelli strizza l'occhio a Salvini, parla Ceccarelli

«Come te a testa alta, così intendo continuare a fare il sindaco». Ma la coalizione ancora non decide. L'assessore: "Buone chances per togliere la città alla destra»

Alessandro Ghinelli

Alessandro Ghinelli

Arezzo, 14 febbraio 2020 - Sembra la storia di Maometto e la montagna. Se la Lega non va da Ghinelli, è Ghinelli che va dalla Lega. Detta così è forse un po’ semplicistica, ma innegabile ci sembra il passo che il sindaco ha compiuto ieri commentando su facebook la vicenda Salvini e Gregoretti. E’ al leader del Carroccio che Ghinelli si paragona: «Mi ritrovo nel suo sostenere la propria posizione a testa alta: è così che ho vissuto il mio essere sindaco ed è così che intendo continuare a viverlo».

Insomma, due piccioni con una fava: da una parte lo stare con Salvini, dall’altra il ribadire che è salda intenzione del primo cittadino non mollare ma al contrario raddoppiare il mandato a Palazzo Cavallo. «Salvini - ha insistito Ghinelli nel suo post - ha fatto della fermezza delle proprie posizioni e della convinzione nelle proprie idee il cardine del suo stesso essere un uomo delle istituzioni. Un principio nel quale mi ritrovo».

In filigrana, nonostante l’argomento non abbia stretta attinenza con la stasi del centrodestra nella decisione sulla candidatura, quello di Ghinelli potrebbe essere il secondo affondo dopo il primo, riportato nell’edizione di ieri, sferrato da Fratelli d’Italia. Fonti vicine al coordinatore regionale Francesco Torselli non avevano nascosto l’insofferenza di fronte alle mancate scelte della coalizione.

E si sa, Fdi è il partito che in questa fase ha più premuto per una ricandidatura del sindaco uscente, scontrandosi con la prudenza della Lega e il palese mal di pancia di Forza Italia. Ancora ieri, però, lo scatto finale in avanti non era avvenuto: si aspetta il ritorno del commissario leghista Daniele Belotti che dovrebbe arrivare in Toscana il 21 febbraio, giorno nel quale la decisione potrebbe essere presa.

Anche nel centrosinistra la giornata non ha riservato particolari novità ma il raggruppamento Arezzo 2020, che raccoglie sigle di forze politiche a sinistra nonché associazioni, riprende ufficialmente l’eredità di Arezzo In Comune e si propone ai cittadini con un incontro fissato per venerdì 21 febbraio alle 10 al centro di aggregazione sociale del Pionta.

«Dobbiamo avere il coraggio - si legge nella nota - di metterci nuovamente in gioco: per contribuire, nel perimetro del centrosinistra, a una città-comunità diversa da quella narrata e costruita da Ghinelli e dalla sua giunta. Ecco perché Arezzo 2020 è la naturale prosecuzione di Arezzo In Comune ed ecco perché, come nel 2015, chiediamo a tutti, ai giovani e ai meno giovani, alle donne e agli uomini, di contribuire con idee e contenuti.

Il futuro di Arezzo è ora e ha bisogno di noi». Parla anche l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli che molti nel Pd avrebbero voluto candidato a sindaco, infrangendosi però con la sua volontà di tornare in Regione.

Ceccarelli, manda un messaggio nel quale sottindende il suo impegno personale a sostegno di colui che sarà il candidato: «Penso che il centrosinistra abbia buone chance ma dovrà però giocarsele con i candidati che risulteranno i migliori per poter concorrere in questo momento. È in atto un lavoro che i partiti stanno facendo per la composizione di una coalizione vasta sul modello di quella regionale e credo che ci siano buone possibilità per recuperare da parte del centrosinistra il Comune di Arezzo».