Il Pd aretino sulle elezioni: "Non pagano le gestioni personalistiche e autoritarie"

"La sconfitta di Chiassai è frutto da un lato di una ritrovata compattezza del centrosinistra e dall’altro dallo scontento maturato nella parte più sensibile del centrodestra", ha commentato il Partito Democratico.

Chiassai e Polcri

Chiassai e Polcri

Arezzo, 19 dicembre 2022 - Il Coordinamento Territoriale del Pd di Arezzo ha commentato l’esito delle elezioni provinciali, che hanno visto la vittoria del civico Alessandro Polcri, appoggiato, per l’occasione, dal centro sinistra. Il Partito Democratico spiega la sconfitta della Chiassai con un concetto ripreso più volte: “le gestioni personalistiche e autoritarie non pagano sul piano politico”. “È questa la lezione che dovrebbe trarre da quanto accaduto la ex presidente della Provincia – ha aggiunto il Pd aretino – La sua sconfitta è frutto da un lato di una ritrovata compattezza del centrosinistra e dall’altro dallo scontento maturato nella parte più sensibile del centro destra. Quella parte che ha condiviso con noi la necessità di una Provincia attenta a tutti i comuni e a tutti i territori, capace di dialogare senza pregiudizi con tutte le realtà politiche e sociali, convinta che un’istituzione quale la Provincia, non può essere “proprietà politica” di una persona o di un partito ma deve esserlo di un’intera comunità. È anche una lezione per coloro che hanno tentato di forzare la mano spostando in avanti la data del voto e sottraendo a molti sindaci la possibilità di candidarsi. Un gesto che aveva confermato una filosofia di governo incentrata sulle forzature istituzionali e che ha contribuito ad alienarsi le simpatie di molti “grandi elettori” in molti comuni e in particolare nel capoluogo”. Adesso, per il Pd, si apre una stagione nuova e l’augurio è che “possa essere nel segno della partecipazione, del confronto, della valorizzazione dei progetti e delle idee migliori. Facciamo i nostri auguri di buon lavoro al Presidente Polcri al quale annunciamo che il nostro lavoro in Consiglio provinciale sarà quello di sempre e cioè la piena valorizzazione del ruolo e delle risorse della Provincia in funzione degli interessi delle comunità locali che tutti insieme rappresentiamo”, ha concluso il Partito Democratico.