Alberto Pierini
Politica

Consiglio, i candidati ancora con il fiato sospeso: sono appesi a chi vince

Il quadro degli eletti secondo l'esito del ballottaggio. Preferenze: Caneschi su tutti, dietro Romizi, Caporali, Tanti, Mattesini e Scapecchi. Promossi e bocciati

Manifesto elettorale

Arezzo, 23 settembre 2020 - Pensava di uscire dalla tornata elettorale con un sindaco, se ne ritrova due. Due al ballottaggio, costretti a giocarsi «ai rigori» Palazzo Cavallo. Uno in fuga, largamente in fuga, e l’altro all’inseguimento. Ma per i meccanismi del consiglio comunale sono due potenziali sindaci con i quali fare i conti. Perché chi vince si porta dietro una maggioranza larga e chi perde una minoranza stretta. Occhio alle simulazioni.

Se vince Ghinelli, per ora l’uomo solo al comando, dalle liste che lo appoggiano escono altri 20 consiglieri. Ripartizione? Le percentuali si equivalgono, con la Lega davanti a Ora Ghinelli e Fratelli dì’Italia, più staccata Forza Italia.

Un’ipotesi è che siano sei a testa per le prime tre forze e due per Forza Italia. Prendiamola per buona, sia pur con prudenza. Della Lega passerebbero (alla luce delle attuali preferenze, ancora da confermare) Alessandro Casi, Federico Rossi, Egiziano Andreani, Vittorio Giorgetti, Piero Perticai e Fabrizio Ferrari. Di Forza Italia Federico Scapecchi e Jacopo Apa. Di Fratelli d’Italia Luca Stella, Francesco Lucacci, Roberto Cucciniello (l’uomo di Orgoglio Amaranto), Giovanna Carlettini, Francesca Lucherini e uno tra Francesco Palazzini e Renato Vescovo. Di Ora Ghinelli Lucia Tanti, Simon Pietro Palazzo, Roberto Breda Bardelli, Alessandro Calussi, Paolo Bertini e Simone Chierici.

Viceversa: vittoria d Ralli. Una beneficiata del Pd, con rappresentanze ad Arezzo 2020, lista Ralli e forse CuriAmo Arezzo. I nomi? In casa Pd 14 o 15: per ora sarebbero Alessandro Caneschi (recordman di preferenze a quota 429), Donato Caporali, Donella Mattesini, Giovanni Donati, Andrea Gallorini, Valentina Vaccari, Simone Modeo, Rossella Peruzzi, Paolo Sisi, Stefano Alessi, Andrea Sereni, Genc Kapxhiu, Renato Peloso,Ilaria Violin e forse Francesco Falsini. In Arezzo 2020 Francesco Romizi e Barbara Peruzzi, nella lista Ralli Angiolo Agnolucci e Fabio Buricchi semmai di CuriAmo Arezzo, Ivo Brocchi, che ha battuto anche il capolista De Angelis.

Nel caso di sconfitta i fronti arretrano. In consiglio comunale comunque anche Marco Donati, due o tre i suoi rappresentanti: in testa con lui Valentina Sileno e Paolo Lepri. Punto interrogativo stavolta sui 5 Stelle, c’è chi calcola che possano entrare solo in caso di vittoria di Ghinelli. Un quadro frastagliato, più chiaro quello delle preferenze. Che vedono in testa Caneschi davanti a Romizi, Caporali, Lucia Tanti, Donella Mattesini e Federico Scapecchi. Roberto Breda non è stato intaccato dai rimbalzi dell’inchiesta e ha superato le 260 preferenze.

E i tanti personaggi dei quali le liste erano punteggiate? Sandrone Tovalieri manca un gol a porta aperta: si ferma a zero, essendo residente a Roma non ha potuto prendere neanche il suo. E così Alessandro Corsini, della dinastia del caffè. 15 voti Mariano Scognamiglio, famoso ristoratore.

L’ex sindaco di Anghiari La Ferla segna 140, l’ex presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni a 166. L’ex assessore Franco Dringoli si ferma a 63 voti, Roberto Barone (l’anti-aeroporto) a 82. Liletta Fornasari, ex rettore di Fraternita, insidia il capolista con 127 voti.

Tra i presidi chi va meglio è Gatteschi con 88 voti, l’ex assessore Piero Duci si attesta a 130. L’ex questore Felice Addonizio non va oltre i 24 voti ma da tifoso della Roma è allenato ad accontentarsi. L’uomo della Scorrida Corazzi si ferma a 19. 82 ne prende l’ex comandante della polizia municipale Enzo Gori, l’ex deputato Marco Baldassarre ne ha prese 17. Una squadra «fortissimi», partiti in 500 e che ora dalle preferenze ricevono le «pagelle». E sfogliano la margherita per capire chi sarà a diventare sindaco