
Giani e Ceccardi a La Nazione (New Press Photo)
Arezzo, 3 settembre 2020 - I sondaggi non sono oro colato ma ma hanno comunque un peso, specie quando ti trovi alla vigilia di un’elezione. E Arezzo questa situazione la sta vivendo: urne aperte il 20 e 21 settembre non solo per il referendum sul taglio dei parlamentari e per le Regionali, ma anche per l’elezione del nuovo sindaco, quello che guiderà la città fino al 2025.
Ecco perche desta curiosità il primo vero sondaggio ceritificato che in qualche modo illustra in parte quale potrebbe essere la situazione politica del momento. Con importanti distinguo da fare: intanto la rilevazione è di un mese e mezzo fa e rischia dunque di essere superata dalle più recenti. E soprattutto le elezioni comunali non sono sovrapponibili ad altri tipi di consultazioni, essendo sottoposte a infinite variabili.
Esempio ne è la tornata di cinque anni anni fa quando i sondaggi riservati, anche prima del ballottaggio, davano avanti lo sfidante del centrosinistra Matteo Bracciali che fu invece sconfitto da Alessandro Ghinelli. Per restare all’appena ieri, le elezioni regionali emiliane hanno sovvertito ogni sondaggio mandando a gambe all’aria le previsione di un testa a testa fra Bonaccini (centrosinistra) e Borgonzoni (centrodestra). Il primo si è poi affermato con otto punti di vantaggio.
Esaurita la premessa, andiamo al dunque. Il sondaggio è stato commissionato da Fratelli d’Italia e presentato domenica scorsa in una riunione di dirigenti del partito svoltasi a Tirrenia. Riguarda non le comunali di Arezzo ma le regionali, con dati scomposti provincia per provincia. Il risultato dà in testa Giani con il 47% contro il 40,5% della Ceccardi; va aggiunto che in oltre un mese la forbice può essersi sensibilmente modificata, vedi il sondaggio del Sole24Ore.
Per noi è comunque più interessante andare a vedere la parte aretina. Ebbene, in questo caso la situazione si ribalta: nel complesso della provincia Ceccardi risulta in testa con il 46% mentre Giani deve accontentarsi del 41,5%. Tradizionalmente il voto del resto della provincia è sempre andato più a sinistra rispetto a quello del capoluogo e dunque, facendo conti a spanne, la percentuale del centrodestra in città potrebbe salire di qualche punto, andando a ballare intorno al 50% o poco sotto. Aggiungiamoci che, stando alle più recenti rilevazioni, il centrodestra sarebbe avanzato nei consensi a livello nazionale. Come curiosità, il sondaggio di Fdi vede appaiati i due competitori principali (gli unici sui cui l’elaborazione è stata commissionata) quanto alla fiducia che godono presso gli elettori: 24% ciascuno.
La domanda è dunque se i risultati del sondaggio Fdi siano spalmabili sulle comunali aretine, perché in questo caso metterebbero in forte dubbio l’ipotesi del ballottaggio, il tutto a favore del sindaco uscente Alessandro Ghinelli. E’ bene però andarci con i piedi di piombo, nulla è mai scontato, figuriamoci un sondaggio che gli elettori potrebbero smentire con un semplice tratto di penna.