Campionato di giornalismo, è festa grande: centinaia di ragazzi alla premiazione

Il doposcuola della IV Novembre davanti a tutti: ma l'entusiasmo è generale nell'auditorium dell'ospedale. Tutti i vincitori

La festa per il campionato di giornalismo

La festa per il campionato di giornalismo

Arezzo, 8 giugno 2018 - «Il primo premio va...»: scandisci bene il thrilling che non c’è, perché a quel punto chi siano i vincitori assoluti del campionato di giornalismo lo sanno anche i sassi e le sedie. Però vedi i ragazzi del doposcuola della IV Novembre aspettare il loro nome, come il fischio di partenza di una gara. E quando alla fine quel nome risuona davvero nello splendido auditorium del San Donato, scatta la corsa. La corsa liberatoria, avrebbe detto Guzzanti, al titolo di campioni. I campioni 2018 di un torneo arrivato, zitto zitto ma ricco di parole, alla sedicesima edizione. E che per la prima volta laurea un doposcuola.

Quasi un segno del destino: il doposcuola di un istituto tradizionale, incardinato dentro Saione, forte di ragazzi che anche negli abiti e nel colore della pelle sventolano la bandiera del mondo. E che tra le loro pagine hanno raccontato dei sorrisi che pure resistono in quella zona e di un fenomeno come il baby bullismo che comunque non volta le spalle alla cronaca. E’ l’apice di una festa che ha raccolto nel salone circa 300 ragazzi: posti in piedi, o a sedere in terra. E un’adrenalina palpabile, fin dall’arrivo per la premiazione.

Che prima si sfoga nella volata verso i premi, i ricchi premi a disposizione, poi nelle foto di gruppo e nel’esultanza nel piazzale. Dei primi ma un po’ di tutti. Dei secondi della III D Cesalpino, scuola abbonata al podio. E l’euforia contagiosa dei ragazzi di Rigutino: due classi ( III A e III B), decine e decine di volti che dalla periferia vanno a prendersi in città il tetto del concorso. E ai quarti di Bibbiena, la I C, forti del fascino di una terra che ti fa cogliere personaggi invisibili in città, come il giostraio simbolo di buon umore. E’ il fascino del campionato. «Non mi capita mai di avere un salone così giovane».

Il direttore generale della Asl Enrico Desideri appena lo chiami corre al microfono come i ragazzi del doposcuola. Quasi euforici di affacciarsi su una platea del genere. «Sappiate ascoltare, sappiate leggere, è un modo per rimanere sempre collegati agli altri». A ruota Tiziana Giovenali, a nome del provveditore Roberto Curtolo, trasmette la soddisfazione del mondo della scuola nel vivere una simile iniezione di fantasia e di entusiasmo.

«Voi siete il tesoro vero, non dimenticatelo mai» esclama Andrea Sereni, il presidente della Camera di Commercio, che per una volta non pesa i tesori a carati o in euro. «Trovate il modo di farvi ascoltare». «Per mestiere noi siamo sempre a contatto con la stampa: e nessuno come noi ne capisce l’importanza e il peso» insiste Aldo Gargiulo, il comandante della compagnia dei carabinieri, a nome del colonnello Ligato. E chi non c’è, in un incrocio di eventi concomitanti, manda il proprio saluto affettuoso: il Prefetto Clara Vaccaro, l’assessore regionale Ceccarelli, la direttrice dell’Università Loretta Fabbri.

«Ho letto molti dei vostri articoli: mi ha stupito la vostra profondità e capacità di analisi» riconosce Danilo Giommoni, responsabile sviluppo commerciale per tutta l’area di Ubi Banca. E al suo fianco Paolo Gista della Conad saluta i ragazzi e la loro festa. A nome di sponsor che non solo sostengono tutto il campionato ma regalano premi speciali: nel caso della Banca un tour gratuito tra i segreti e le curiosità di casa Bruschi, nel caso della catena commerciale due videoproiettori. E finalmente la sfilata dei vincitori: il premio internet alla ID della IV Novembre, il premio «Cittadini del futuro» alla III D della Masaccio di San Giovanni.

E i piccoli artisti, gli autori delle vignette: primi assoluti Lucrezia Benatti, Filippo Cipolleschi, Lisa Palazzini e Elena Cairone, che hanno portato il trofeo al Convitto. E subito dietro Christan Bennati e Dario Boncompagni. La stessa corsa , lo stesso entusiasmo. Baciato dai premi (notebook, tablet, lettori blu ray, stampanti, fotocamere, tavolette grafiche) ma che forse ne avrebbe fatto anche a meno: perché nessun premio vale quella corsa per raccogliere l’applauso del giorno