E' partita la Fiera dell'oro: ottimismo nei padiglioni, tutti tifano per il patto con Ieg

A mezzogiorno l'inaugurazione: c'erano il sottosegretario Geraci e il Governatore della Toscana Rossi. La scenografia del Palaffari. Seicento espositori, il 90% dall'Italia

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

Arezzo, 6 aprile 2019 - E' partita la Fiera dell'Oro: la grande kermesse ha preso il largo a mezzogiorno, come da copione. Il clima? Ottimismo tra i padiglioni, dove gli stand sembrano affollati anche per le prime trattative.

Da parte delle istituzioni confermata la linea di andare verso una forte collaborazione in quella che viene definita una fase di ripartenza dopo le difficoltà recenti incontrate da Arezzo Fiere.  E tutti sembrano tifare per l'accordo con Ieg, il gigante con il quale stanno ripartendo le trattative. Anche se è chiaro che l'intesa è sempre subordinata al fatto che la kermesse resti comunque e sempre ad Arezzo, essendo un motore di tutta l'economia aretina.

C’è di tutto nella grande giornata di Arezzo, nel sabato dell’inaugurazione della fiera dell’oro, lo stesso sabato nel quale in centro va in scena l’Antiquaria e al parco Pertinilo Streetfood. Insomma un sabato speciale e un’abbuffata di eventi. Un sabato luccicante come i gioielli che da stamani sono in mostra negli stand espositivi di un palaffari tirato a lucido anche scenograficamente.

E nel pomeriggio, alle 19,30, appuntamento a Palazzo Lambardi con il cocktail di benvenuto agli espositori e ai buyers che arrivano da tutto il mondo. Mai come oggi la città sarà al centro di un interesse globale, per quattro giorni capitale mondiale dell’oro e tappa del possibile rilancio per un settore che ha fatto la fortuna dell’economia provinciale. La curiosità è tanta.

Tanta come l’attesa che gli imprenditori hanno nei confronti di un’esposizione che conta numeri di eccellenza: oltre 500 stand. quasi 400 buyers in delegazione che arrivano da ogni parte del globo e ai quali se ne aggiungeranno altre decine, se non centinaia, in ordine sparso.

Al Palaffari l’ora X è scattata alle 11 con i saluti nell’auditorium della Camera di Commercio ai quali è seguito il taglio del nastro di OroArezzo. Sul palco il sottosegretario all’economia Michele Geraci, il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco Alessandro Ghinelli, il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni, la presidente nazionale di Federorafi Ivana Ciabatti, Beppe Angiolini, l’amministratore unico di Arezzo Fiere Sandra Bianchi, la presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi.

Ma al palaffari anche altre autorità: l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, i parlamentari Stefano Mugnai e Maurizio D’Ettore. Alle 12 il battesimo ufficiale per dare il via alle danze. Ma già prima la macchina fieristica era entrata in funzione con i primi contatti fra espositori e acquirenti, nel segno della mission di OroArezzo, l’appuntamento fieristico più importante dell’anno in città. Un evento corredato, e non è una novità, dai grandi numeri: il palaffari è completo in ogni spazio, circa seicento gli espositori a grande maggioranza italiani, oltre il 90%.

E fra questi la metà sono aretini che hanno messo in vetrina il meglio delle loro produzioni. La giornata vedrà anche la partenza della collaterale Premiere che ha quest’anno l’anello come tema portante. Insomma, ci siamo, a compimento di un anno che ha portato a cambiamenti importanti. Sempre nel segno di Ieg la fiera che vedrà però assente una figura storica quale Andrea Boldi, l’ex presidente di Arezzo Fiere, dimessosi alla vigilia di un’assemblea dei soci che l’avrebbe destituito per la vicenda della cessione delle fiere orafe a Ieg.