Bekaert. Si muove la Regione. "A breve tavolo tecnico al Mise"

Dopo il grido d'allarme dei sindacati, l'annuncio della Regione Toscana. ll sottosegretario allo sviluppo economico Morani, ha assicurato la rapida convocazione di un tavolo nazionale.

Si muove qualcosa per la Bekaert

Si muove qualcosa per la Bekaert

Arezzo, 04 dicembre 2020 - Risale ad mercoledì scorso il grido di allarme lanciato dai sindacati sulla situazione della Bekaert. Fiom, Fim ed Uilm hanno chiesto alle Istituzioni e al Governo di fare presto a risolvere i problemi e ad evitare il licenziamento di oltre 170 lavoratori. Licenziamento che potrebbe scattare dalla metà di questo mese di dicembre. Oggi è intervenuta la Regione che attraverso un comunicato scrive di essere in contatto con il Governo, e segnatamente con il Mise, per cercare una soluzione alla vertenza che riguarda i 170 operai Ad annunciarlo è il consigliere per il lavoro Valerio Fabiani che, per conto del presidente della Regione Eugenio Giani segue il caso dei lavoratori della multinazionale belga che rischiano il licenziamento.

“Ho sentito il sottosegretario allo sviluppo economico Alessia Morani ieri mercoledì 2 dicembre, ha assicurato la rapida convocazione di un tavolo nazionale- conferma Fabiani- Siamo impegnati a favorire risposte concrete, e per questo seguiamo giorno giorno l’evolversi della vicenda, i contatti con il Mise hanno esattamente questo scopo”, continua il consigliere per il lavoro, che aggiunge: “Siamo accanto a quei lavoratori e alle loro famiglie e non li lasceremo soli”.Nelle ultime ore si era alzato il grido d’allarme dei sindacati. . Una “sveglia” lanciata al Governo e alla Regione Toscana, chiamati a smuovere velocemente le acque per evitare che per i 170 lavoratori in attesa, già prima di Natale si possa aprire lo spettro dei licenziamenti. Scadrà infatti a marzo la cassa integrazione e se a breve non ci saranno sviluppi il loro attuale destino professionale potrebbe essere segnato.

“Su Bekaert – hanno detto Fim, Fiom e Uilm – servono risposte urgenti. Sono finiti i tempi. Se fosse impossibile la proroga oltre marzo della cassa integrazione straordinaria, la multinazionale belga aprirebbe la procedura di licenziamento per il 15 dicembre, con un regalo amaro per 170 famiglie”. Insomma, una situazione complicata, per non dire oltre, ed è necessario un deciso cambio di marcia. E’infatti assolutamente necessario che si concluda velocemente la fase di analisi e di verifica delle proposte e dei piani industriali, perché finalmente parta il processo di reindustrializzazione. Serve una soluzione definitiva e serve far ripartire la produzione nello stabilimento figlinese ma il tempo sta per scadere. Quella della Bekaert, in questi anni, è diventata una battaglia di tutto il Valdarno, Aretino e Fiorentino.