Bekaert, l’azienda nega la Cassa Integrazione e annuncia di procedere con i licenziamenti

Su tutte le furie i sindacati. “Fatto di inaudita gravità".

I lavoratori della Bekaert

I lavoratori della Bekaert

Arezzo,13 febbraio 2021 - Si sono incontrati ieri al tavolo regionale le organizzazioni sindacali, la direzione della Bekaert e i rappresentanti della Regione. In questa sede la Fiom, unitariamente alle istituzioni e alle altre Organizzazioni sindacali, ha chiesto di attivare un ulteriore periodo di Cassa Integrazione, richiesta rifiutata dall’azienda, che ha affermato non esserci alcuna prospettiva di reindustrializzazione. “Il rifiuto di Bekaert è un fatto di inaudita gravità - ha dichiarato Daniele Calosi - che fa pagare ai lavoratori, nell’ordine, la scelta scellerata dell’azienda di chiudere lo stabilimento, l’immobilismo dei vari governi che si sono succeduti e la decisione di chi ha affossato il progetto della cooperativa Steelcoop Valdarno. Se non c’è un accordo sugli ammortizzatori sociali non può esserci un accordo sulla reindustrializzazione, che dev’essere per tutti, e non arbitraria come sarà una volta che i lavoratori saranno fuori dall’azienda. Non abbiamo mai accettato soluzioni parziali e che prevedono i licenziamenti, non abbiamo mai accettato la mitigation, non lo faremo adesso. Aggiungo, visto che si sta per varare un terzo Governo, dove a quanto sembra potrebbe essere confermato il Ministro Di Maio e comunque sarà presente la sua forza politica per tre volte su tre, che siamo ancora in attesa della grande azienda bielorussa che doveva favorire il piano di reindustrializzazione, come aveva promesso”.

“La vicenda Bekaert - conclude Calosi - ha bisogno di una soluzione che preveda il lavoro per tutti. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto al Presidente incaricato di prorogare il blocco dei licenziamenti, non accettiamo di sicuro di chiudere le aziende. La politica dei Governi e la Bekaert hanno già preso in giro per troppo tempo i lavoratori e l’intero territorio: adesso basta. Non firmeremo alcun accordo se non ci sarà la proroga degli ammortizzatori sociali. Il Sindacato e i lavoratori hanno già dato un contributo importante alla reindustrializzazione anche attraverso quanto concordato con Laika Caravans, non possiamo fare di più”. “Bekaert - commenta Alessandro Beccastrini, segretario generale della Fim Cisl Toscana - non cambia la propria posizione e continua a negare a 115 famiglie la possibilità, a costo zero per l’azienda vista la normativa per covid, di altre 12 settimane di cassa integrazione. Un passaggio fondamentale per dare un futuro a questi lavoratori.” Sulla stessa lunghezza d’onda la Fim Cisl.“L'allungamento – ha detto il segretario generale Alessandro Beccastrini - è fondamentale non solo per dare reddito in questo difficile periodo alle famiglie dei lavoratori, ma anche per permettere al nuovo governo di riprendere in mano una vertenza che era ad un passo dalla soluzione. All'interno del capitolo più complesso di Jindal Piombino e dell'acciaio in Toscana - rivela il segretario Fim - c'è infatti ancora la possibilità di trovare uno spazio è una soluzione per questa significativa vertenza.”