Massini, Sandrelli e Benvenuti per la quarta edizione del festival Smart

Il festival aretino che coniuga storie, musiche e teatro annuncia alcuni tra gli eventi principali della IV edizione, tra Fortezza Medicea e Arena Eden

Oma

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Arezzo, 7 giugno 2024 – Corrado Formigli, Stefano Massini, Alessandro Benvenuti e ancora Amanda Sandrelli, Paolo Giovannucci e l’Orchestra Multietnica di Arezzo.

Il festival Smart (Storie Musiche ARezzo Teatro), un progetto a cura di Officine della Cultura, annuncia alcuni tra i protagonisti della sua IV edizione, nell’attesa di un’estate di incontri e dialogo, iniziando proprio da uno tra gli eventi più attesi, quello che mercoledì 17 luglio vedrà Corrado Formigli e Stefano Massini condividere il palco della Fortezza Medicea di Arezzo in “Titanic – ovvero il pianeta affonda ma l’orchestrina continua a suonare”, una nuova produzione firmata Savà Produzioni Creative, Officine della Cultura e Sistema Peccioli, a cura della Fondazione Guido d’Arezzo.

Una domanda forse semplice, certo necessaria, poggia alla base del racconto: di fronte ad eventi climatici senza precedenti, a tifoni distruttivi e incendi indomabili, con la colonnina di mercurio che ormai sfida i record di anno in anno, esistono delle regole, minime, concrete, semplicissime, per evitare al Titanic l’impatto con l’iceberg?

La risposta è uno spettacolo dal vivo in cui le dieci regole per salvarci dal naufragio creano l’occasione per un incontro fra tre linguaggi: giornalismo, story telling e musica. Un esperimento di teatro civile, che finalmente tenta di accendere una luce sulla crisi climatica troppo a lungo ignorata, accompagnato dalle musiche di Luca “Roccia” Baldini e Massimo Ferri eseguite dal vivo da Tazio Aprile (tastiere), Luca “Roccia” Baldini (basso), Massimo Ferri (chitarra, bouzouki) e Mariel Tahiraj (violino).

Domenica 21 luglio Amanda Sandrelli, Paolo Giovannucci e l’Orchestra Multietnica di Arezzo porteranno sul palco della Fortezza Medicea aretina “Il carnevale degli insetti” di Stefano Benni in un’originale adattamento con le musiche di Enrico Fink prodotto da Officine della Cultura.

Tra satira, giochi di parole e neologismi sarà qui l’estro di Stefano Benni a indicare un nuovo punto di vista per l’umanità inquieta, un punto divergente, rivolto verso il basso, ancora un po’ più in basso del solito, eppure capace di comprendere circa il 90% di tutti gli artropodi e più del 70% di tutte le specie animali conosciute: gli insetti.

Considerato il manifesto ambientalista dello scrittore e umorista bolognese, “Il carnevale degli insetti” è un omaggio a blatte, farfalle, api, ragni e perfino zanzare, costretti ad alzare la zampa per l’irriverente preghiera ad una specie, la nostra, “troppo occupata da altri nobili, altissimi progetti per guardare la varietà meravigliosa che brulica ai (loro) piedi e vola sopra la (loro) testa”.

Preghiera e allo stesso tempo metafora, considerazione amara di come alle preziose classificazioni i primati ominoidei bisessi, ovvero noi, preferiscano Baygon, pesticidi e carta moschicida.

La formazioni musicale aretina, con i suoi musicisti provenienti da 12 diversi Paesi, insieme alle voci divertite e pungenti di Amanda Sandrelli e Paolo Giovannucci, non poteva che essere il campo d’incontro di questo sguardo ironico, fantasioso e intelligente sulla sorte dell’uomo, che non s’accorge che il destino della terra sta per cambiare padrone.

L’evento è realizzato in collaborazione con Fondazione Guido d’Arezzo nell’ambito della terza edizione dell’“Estate in Fortezza”. Altro appuntamento da non perdere sarà quello con Alessandro Benvenuti che porterà in scena, lunedì 5 agosto presso l’Arena Eden, le sue “Pillole di me – memorie comiche di Alessandro Benvenuti”.

«Pillole di me – scrive Benvenuti –, ossia un po’ di robe comiche, un po’ recitate, un po’ lette, per raccontare a quelle orecchie che vorranno ascoltarmi, il mio divertimento nel vivere una vita sul filo di una comicità condensata in pillole salvifiche che proteggono il cervello e la sua cugina Anima, dal brutto che l’esistenza ogni giorno ci propone con sadico entusiasmo, senza che nessuno le abbia minimamente chiesto niente.

Niente di chimico, pastiglie fatte di erbe vispe e naturali cresciute negli orti di casa mia. Spero che almeno per una sera diano a chi vorrà inghiottirle un po’ di ascetico sollievo».