Terranuova. Paolo Castellucci non si ricandiderà alle prossime elezioni

L’attuale consigliere comunale ha deciso di uscire di scena. "Purtroppo oggi la scena politica va sempre più somigliando al gattopardesco tutto cambi perché nulla cambi”.

Paolo Castellucci

Paolo Castellucci

Arezzo, 25 marzo 2024 – "Non è mia intenzione ricandidarmi alle prossime elezioni comunali. Ho dato una parola ai cittadini nell’ultima tornata elettorale ed a questa sono rimasto fedele, impegnandomi oltre il limite delle mie oggettive possibilità per rispettarla". Lo ha detto Paolo Castellucci, che siede sui banchi del parlamentino terranuovese da due legislature. All'inizio di questo ultimo mandato era passato nelle file della maggioranza poi, nel corso degli anni, a causa di alcune divergenze con l'attuale amministrazione, era uscito posizionadosi nel "gruppo misto". Ma la sua esperienza non proseguirà e non ha mancato di lanciare una stilettata a chi, invece, è destinato a correre di nuovo. "Le premesse di questa campagna elettorale terranuovese, ma non solo, dà una dimostrazione plastica della politica attuale - ha detto - una spasmodica ricerca “della carica”, meglio se ben remunerata, nessuna prospettiva di visione futura sulla scorta della quale si dovrebbe essere designati a ricoprire, per l’appunto, la “carica”. Pare ben strano che uno stato con una costituzione approvata all’indomani della fine di una dittatura approvi l’allungamento del periodo di “carica” dopo aver ben impinguato l’indennità di tale carica".

"Purtroppo oggi la scena politica va sempre più somigliando al gattopardesco “tutto cambi perché nulla cambi” - ha proseguito Castellucci - Non sono affine a questo modus agendi, proprio per questioni di apparato digestivo. Calchino pure la scena questi attori, almeno fin quando chi paga le tasse e viene ripagato con le promesse a vuoto glielo consentirà. Per quanto mi riguarda, mi è d’obbligo puntualizzare qualche questione amministrativa. 275 famiglie che risiedono nelle frazioni di Piantravigne, Malva e Persignano e ancora oggi, dopo quarant’anni di promesse e dopo le circonstanziate assicurazioni ricevute nella scorsa campagna elettorale, non sono raggiunte dalla rete del gas metano come le altre realtà del territorio, il che è tutto dire quando ciò avviene in un comune che gode di ristori ambientali e dovrebbe compensare i disagi con benefici reali a coloro che quegli stessi disagi subiscono. Inutile dire che ogni mia richiesta/proposta presentata in sede politico/istituzionale volta a trasformare in realtà il programma elettorale è caduta del vuoto, come le promesse dei 40 anni precedenti - ha continuato Castellucci - Ma per non dilungarsi ulteriormente e confermare quale sia il reale interesse di soddisfare i bisogni della popolazione, specie di quella più decentrata rispetto al capoluogo, basti ricordare che una quarantina di famiglie che risiedono al Fossato (l’agglomerato della parte bassa della Frazione di Piantravigne), peraltro la più prossima alla discarica di Podere Rota, ancora non possono soddisfare l’approvvigionamento idrico alla rete dell’acquedotto. Per chi conosce il territorio credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro per dare un quadro chiaro della “situazione”. L’augurio - ha concluso - è quello che coloro che saranno chiamati ad amministrare riescano a soddisfare questi bisogni primari o, quantomeno, non continuino a menare il can per l’aia".