SCUOLA MEDIA BERNARDO DOVIZI BIBBIENA

Intervista ad Enrico Michelini, la prima a guidare il corpo."Vivo questo ruolo per sconfiggere i pregiudizi"

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Enrica Michelini è la prima donna in Casentino a guidare il corpo della Polizia Municipale di Bibbiena - Pratovecchio e Stia. Le sue parole hanno colpito il nostro cuore, ci ricorda che non bisogna smettere di sognare.

Perché ha scelto il suo lavoro?

"Fin da bambina sono stata mossa da un senso di giustizia. Terminati gli studi è uscito il bando di concorso per la Polizia Municipale e l’ho fatto".

Quando ha sentito la passione per questo lavoro?

"La passione per la giustizia mi ha fatto scegliere giurisprudenza e fare il concorso, col tempo è cresciuta sempre di più".

Quali studi ha seguito?

"Prima Bibbiena poi ad Arezzo ho incontrato docenti che hanno incoraggiato le mie attitudini. Ho studiato Giurisprudenza. Un percorso impegnativo, che richiede volontà e dedizione".

Limiti e qualità del suo lavoro?

"Il bello è che è un lavoro al servizio della comunità. Non riguarda solo le sanzioni, ci occupiamo di situazioni familiari, ritrovare i cani smarriti, lavoriamo con le scuole per essere vicini ai ragazzi nella crescita. Ma non sempre è visto di buon occhio chi fa rispettare le regole".

Come ha superato i pregiudizi?

"Ho studiato con passione, laureandomi a 24 anni. Ho lavorato come avvocato e giudice onorario al tribunale di Arezzo. L’esperienza mi ha fatto sentire pregiudizi nei miei confronti. Ho superato tutto con grinta, senza farmi intimorire,. Studio e esperienza mi hanno aiutata".

Ha mai usato le armi?

"Si, esclusivamente nei corsi di formazione e negli addestramenti al poligono. Per fortuna non ho mai usato armi o spray al peperoncino fuori da questi ambiti e spero di non farlo mai".

Come gestisce lavoro e famiglia?

"Non è semplice, ho un marito, due gemelli, grandi, un cane e due gatti. Ci aiutiamo a vicenda. Non sono una fanatica dei pavimenti lucidi e riesco a conciliare tutto. Una famiglia è cura degli aspetti materiali ma anche un impegno psicologico".

Ha incontrato ostacoli?

"Con grinta e impegno si affronta tutto. Quando si conseguono gli obiettivi la fatica si dimentica. Mai scoraggiarsi!"

Ha mai avuto paura?

"Qualche volta, in casi di aggressività o di tensione. Bisogna mantenere nervi saldi ed affrontare le paure senza lasciarsi prendere dal panico".

Quali consigli darebbe a noi giovani specie a quelli interessati alla sua professione?

"Come dico ai miei figli: sognate alla grande, perchè a ridimensionarci si fa in tempo. Vi consiglio tanto impegno e studio. Non esistono professioni facili, gli obiettivi si possono conseguire con dedizione. Non accontentatevi. Vi auguro una vita ricca di obiettivi e passioni".