Il teatro civile. In scena la storia di Matteotti

Ultimo spettacolo della rassegna teatrale "Possa la mia vita servire" a Cavriglia, con "Il corpo" che ricorda Giacomo Matteotti e le donne legate ai protagonisti della storia italiana.

CAVRIGLIA (Arezzo)

Ultimo appuntamento per ’Possa la mia vita servire’, l’originale rassegna proposta dal Comune di Cavriglia e dalla cooperativa Materiali Sonori che ha proposto quattro spettacoli "per capire chi siamo", teatro civile e di narrazione storica che ha riscosso un’importante accoglienza del pubblico. Al teatro Comunale giovedì 2 maggio, alle 21.30, andrà in scena ’Il corpo’ di e con Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino, per la regia di Matteo Marsan e tratto dal romanzo ’Solo’ di Riccardo Nencini. E’ il ricordo di Giacomo Matteotti e l’omaggio al martire del nascente fascismo, cent’anni fa. Il 10 giugno 1924 Matteotti venne rapito e ucciso per aver lottato contro Mussolini e il fascismo. Un uomo, non un eroe. Giocava coi figli, imprecava, amava. Una tragedia sotto gli occhi del mondo. Al suo fianco la moglie, Velia.

Una storia di uomini, vincitori e vinti, e di donne che accarezzarono le pene dei protagonisti di una stagione decisiva per il futuro d’Italia. Le tre attrici daranno i volti a quattro figure femminili: Velia Titta, Anna Kuliscioff, Julka Schucht, Margherita Sarfatti, che hanno legato il proprio destino ai loro uomini: Matteotti, Turati, Gramsci e Mussolini.