
Enrico Desideri e Marco De Prizio
Arezzo, 28 febbraio 2019 - Lo aveva promesso, nell'intervista uscita stamani su La Nazione e che pubblichiamo sotto, e lo ha mantenuto. Enrico Desideri lascia il suo incarico di direttore generale con un'ultima nomina, forse la più attesa: quella di chirurgia. La scelta al termine del concorso, al quale hanno partecipato sette candidati, è caduta su Marco De Prizio,già reggente da alcuni anni del reparto.
“In questi 10 anni, in modo crescente, Marco De Prizio ha sviluppato grande professionalità in tutti i campi, dalla chirurgia open a quella robotica – dice Desideri - Vanta una casistica che non era presente tra gli altri numerosi candidati. Sono molto felice perché il concorso è stato vinto da un aretino competente e preparato”.
“Sono orgoglioso di questa nomina soprattutto perché sono nato e cresciuto ad Arezzo. Vorrei mantenere e migliorare ancora l’eccellenza del nostro ospedale e lavorare per gli aretini – commenta De Prizio – Ringrazio davvero la direzione aziendale per aver creduto in me e per la fiducia che mi ha dimostrato quando, un anno fa circa, mi ha nominato facente funzione. Non posso che ringraziare anche tutti coloro che lavorano in Chirurgia, per l’impegno profuso ogni giorno in favore dei cittadini e di una sanità che funziona”.
L'INTERVISTA A DESIDERI.
ALLORA Desideri, ha già scelto la panchina dove andare a leggere il giornale? «No no, ho già tante idee almeno nei prossimi mesi»
Enrico Desideri taglia oggi il traguardo della pensione, bruciando sul tempo quanti sognerebbero tra le corsie di fare lo stesso. Intanto è il giovedì dell’ultima vertenza da gestire.. «Sì, mi troverò con i sindacati ma per chiedere insieme a loro più assunzioni e procedure più snelle»
Quindi hanno ragione parlando di personale carente.. «Come dargli torto? Anche se..»
Anche se? «Da quando sono arrivato i dipendenti sono aumentati malgrado fossi tenuto a diminuirli»
Per salvare i bilanci.. «Beh, ho trovato una sanità che non era in pareggio e lo è dal 2010, è uno dei miei orgogli»
Però la fuga dei primari.. «Chiuderò con la nomina del nuovo primario di chirurgia»
Come, concorso martedì e annuncio giovedì? «Ci tenevo a firmarla io: una soddisfazione me la posso togliere?»
Prego: magari c’è da chiedersi perché finora i tempi siano stati diversi.. «Le cose stanno cambiando: le assunzioni saranno più veloci»
Come? «Gli acquisti fino a 40 mila euro torneranno alla responsabilità di noi direttori generali»
Ma non andava in pensione? «Sì, diciamo loro: ma in questo modo Estar, l’ente regionale, potrà concentrarsi sulle spese più impegnative»
Tipo la Pet-Tac che con i suoi guasti angoscia i pazienti.. «La richiesta di acquisto l’ho fatta 26 mesi fa: siamo ancora qui»
Forse almeno sulla burocrazia c’è da crescere? «E’ gente che lavora sodo»
Su, un sassolino dalla scarpa se lo tolga almeno oggi.. «L’importante è risolvere i problemi: tutta Italia deve snellirsi e migliorare i sistemi di controllo»
Arrivano anche i dipendenti? «Le assunzioni tra febbraio e marzo le conoscete: le altre avranno un’accelerazione»
Come vuole essere ricordato? «Come chi non ha risolto tutto ma ha migliorato la sanità..»
Esempio? «Le case della salute: da zero a sedici è un bel salto»
Non erano quindici? «La sedicesima aprirà a Stia: purtroppo non faccio in tempo...»
Ma i tempi di attesa.. «Sono migliorati: e nei prossimi giorni arrivano i milioni per aumentare le prestazioni»
Sabato e domenica? «Anche, compresa la tarda serata senza andare al dopo cena»
Ma le contestano i risultati.. «Il ministero e l’università di Pisa certificano che da tre anni abbiamo i migliori esiti di salute: per me è una promozione»
C’è stato il nodo finale di oncologia.. «Ormai la rotazione è superata: ho perfino stabilizzato Bibbiena e Sansepolcro, che devo fare di più»
Però le code nel reparto.. «Il rafforzamento degli altri presidi aiuterà in quella direzione»
In dieci anni è cambiata la sua vita: resterà ad Arezzo.. «E’ la mia città, non ho dubbi»
Un senese di Sinalunga sceglie Arezzo? «Sì, ero compagno di classe di Rosy Bindi, elementari e medie»
Ma senese... «Sbagliate: per chi vive lì l’unico ospedale è Arezzo».
Lo sarà rimasto anche dopo la cura Desideri? «Beh, spero a maggior ragione».