MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Rotatoria di via Valiani C’è l’accordo sul progetto

Resta ancora da chiarire l’aspetto fondamentale: chi pagherà per realizzare un’opera che aveva fatto salire la tensione tra alcuni Comuni

di Maria Rosa Di Termine

Alla fine diventerà realtà la rotatoria della discordia, all’innesto tra la Regionale 69 e le vie Valiani e Giove a Levane. Ma è ancora da chiarire l’aspetto fondamentale, ovvero chi pagherà e quanto i lavori per realizzare un’opera che aveva fatto salire la tensione tra due Comuni, Montevarchi e Bucine, storicamente collaborativi e a braccetto per gli interventi nelle frazioni condivise. Un’infrastruttura ritenuta indispensabile per l’accesso in sicurezza ai due insediamenti produttivi della zona: a Sud quello bucinese con aziende leader dei settori del manifatturiero, tra cui la Lem Industries e la Valentino Shoes Lab che a cavallo di Pasqua erano state interessate da due incendi; a nord nel territorio montevarchino la centrale a biomasse e il deposito degli autobus a servizio del Trasporto Pubblico Locale di fondovalle. Quell’incrocio infatti nelle ore di punta di ogni giorno lavorativo va in tilt e del resto il traffico si interseca e confluisce nella ex Statale già congestionata dai mezzi provenienti dal polo industriale di Levanella, provocando l’aumento della pericolosità di un tratto spesso teatro di incidenti.

Del progetto si parla da diversi anni e gli allora sindaci Francesco Maria Grasso e Pietro Tanzini avevano stipulato un’intesa specifica dandosi i compiti nell’interesse dell’abitato levanese: l’ente valdambrino si sarebbe occupato della sistemazione del cimitero e del relativo parcheggio; l’altro avrebbe finanziato la rotonda. Nel 2018, due anni dopo il cambio della guardia a Palazzo Varchi, tutto era tornato in alto mare con una serie di schermaglie tra i titolari dei due municipi che si addebitavano a vicenda l’onere di farsi carico dell’intervento. Ora sembra aprirsi uno spiraglio, perché è pronto il progetto definitivo, già approvato in linea tecnica dalla giunta montevarchina. Il raccordo avrà una forma ellittica, con un diametro esterno minimo di 34 metri e massimo di 41, e contribuirà a ridurre della metà la velocità dei veicoli che adesso non transitano a meno di 50 km orari.

E se sulla carta l’idea piace a entrambe le amministrazioni, il nodo da sciogliere non cambia: la ripartizione del costo. 110 mila euro che secondo la convenzione approvata dall’esecutivo Chiassai Martini dovrebbero essere quasi totalmente messi sul piatto dal Comune guidato dal collega Benini. Che ha commentato in attesa di vederci più chiaro: "Prendo il progetto per buono, ma l’accordo è da ‘affinare’ perché non prevede un’equa suddivisione del quantum da versare. Noi abbiamo incluso l’opera nel piano per la promozione del territorio e siamo intenzionati a realizzarla. Non a caso abbiamo già iscritto a bilancio 60 mila euro".