Arezzo, 21 giugno 2015 . E' morto sotto i colpi di pistola del fratello. Quattro colpi, fatali a Mario Guidotti, un ristoratore cinquantenne di Viareggio, ucciso dal fratelloi e socio di affari,Nicola un caso che ha fatto fatalmente scalpore. E Mario Guidotti tanti anni fa aveva incrociato la scena aretina. E non passando di certo inosservato.
Tre mesi nel Sansepolcro Calcio ma sufficienti a farlo entrare nella storia della società a causa di quella giornata di squalifica non scontata costata ai bianconeri 14 punti di penalizzazione e il campionato, vinto poi dall’Arezzo di Serse Cosmi.
Era l’agosto del 1995 quando il direttore sportivo Ivano Becci annunciò il gran colpo del Sansepolcro di Sauro Trillini che, appena ripescato in D e con l’intenzione di puntare alla promozione, si garantì l’attaccante più prolifico di sempre dell’intera categoria: quasi 200 messe a segno.
Guidotti era cresciuto nel Bologna e aveva cambiato più volte casacca: fino a quel Sansepolcro. Dopo l’ottava giornata venne fuori l’inghippo: un turno di squalifica pendente per somma di ammonizioni e risalente ai play-off della precedente stagione. Lui andò regolarmente in campo fino alla trasferta di San Marino, poi la notizia venne resa pubblica.
A gennaio la Caf tramutò in sconfitte a tavolino 6 gare nelle quali aveva ottenuto 14 punti. Via libera per l’Arezzo e il Sansepolcro scese dal primo al quarto posto finale. Non appena la denuncia scattò il rapporto si interruppe per ovvi motivi e Guidotti lasciò il Sansepolcro restituendo alla società tutti i rimborsi. Un vero e proprio «caso Guidotti», che Sansepolcro lega ad una promozione mancata. Ora la tragedia, terribile e che va ben al di là di qualunque ricordo calcistico.