Ricercatori universitari nei luoghi delle stragi

Martedì gli studiosi provenienti da varie nazioni europee visiteranno per tre giorni. Meleto, Castelnuovo e Le Matole

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CAVRIGLIA

Una delegazione di 28 ricercatori universitari provenienti da diverse nazioni europee in visita ai luoghi delle stragi nazifasciste di Cavriglia. Arriverà nella serata di martedì grazie al progetto "Bricks made of words: building Europe again through dialogue". Coinvolge alcune organizzazioni selezionate all’interno dei paesi del vecchio continente – tra queste Arci Valdarno e il municipio cavrigliese – ed è riservato a giovani tra i 18 e i 24 anni con un obiettivo preciso: promuovere e incoraggiare l’impegno civico, coinvolgendo le nuove generazione in un dialogo, spiegano i promotori, "multidimensionale in connessione con la storia, i valori e il futuro dell’Europa". Il tutto attraverso visite ai luoghi di memoria, laboratori e workshop. La ratio è consentire ai ragazzi di sviluppare un pensiero critico su questioni cardine, ambiente, immigrazione, occupazione, diritti umani e civili, per poi elaborare un documento con idee e suggerimenti da illustrare ai rappresentanti istituzionali a Bruxelles nel corso dell’ultimo step dell’iniziativa. La permanenza nell’ex bacino lignitifero valdarnese durerà 3 giorni e si aprirà la mattina del 21 settembre con le visite a Meleto, Castelnuovo dei Sabbioni e Le Matole.

Qui i partecipanti, accompagnati da sindaco e assessori e dai membri dell’associazione "Meleto vuole ricordare", potranno ascoltare i racconti degli eccidi dalla voce dei testimoni di quei drammatici momenti, Giampaolo Camici, Aldo Dini ed Emilio Polverini. Nel pomeriggio è prevista una lezione del professor Matteo Mazzanti e il giorno dopo il gruppo raggiungerà Civitella della Chiana e Bucine. Al termine del soggiorno spettacolo di Diesis Teatrango al Comunale di Cavriglia insieme agli studenti del Comprensivo "Dante Alighieri".