Quasi una serata. Opera irriverente e ironia in scena

Oggi al Pietro Aretino un apputamento della rassegna dedicata alla Generazione Z.

Quasi una serata. Opera irriverente e ironia in scena

Quasi una serata. Opera irriverente e ironia in scena

Evento speciale al Teatro Pietro Aretino di Arezzo nell’ambito della rassegna Z Generation meets Theatre. Oggi alle 17:30, Il Giardino delle Ore e Mumble Teatro presenteranno al pubblico della rassegna lo spettacolo di Davide Marranchelli "Quasi una serata", di Ethan Coen, con Stefano Annoni, Paui Galli, Davide Marranchelli e Simone Severgnini. Scene e costumi di Anna Bonomelli, realizzazione scene di Andrea Verga, foto e concept di Federico Galimberti. "Quasi una serata", prima opera teatrale di un grande cineasta, è geniale e irriverente nel suo porsi quale spunto di riflessione sul rapporto tra l’umano e il grande mistero dell’esistenza. È una penna dalla quale nascono situazioni esilaranti e surreali, dove è il divino a essere a nostra immagine e somiglianza, e non viceversa. Tra teatro dell’assurdo e ironia tipica della sua opera, alle situazioni evocate dai tre atti unici in cui si suddivide il testo, la scelta registica è stata quella di aggiungere un’ulteriore scatola teatrale, in cui si muovono gli attori quasi costretti, oltre che ai propri ruoli, al loro ruolo di artisti; che devono "muovere" il pubblico, per provare a trasformare quella che altrimenti sarebbe quasi una serata in una serata memorabile. Scrive Davide Marranchelli nelle sue note di regia: "Questo spettacolo inizia molto prima del suo inizio, con un’investigazione che parte dalle nostre città e finisce in platea, in una (quasi) serata che vuole essere allo stesso tempo indagine e restituzione, spettacolo e prova, per rendere i confini della rappresentazione, così come quelli della finzione, sempre più labili". "Quasi una serata" è finalista In-Box 2023. Informazioni di biglietteria: [email protected]; 0575 1739608. "Z Generation meets Theatre – Il teatro incontra le nuove generazioni" è un progetto di Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Fondazione Guido d’Arezzo con il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo onlus e con il contributo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana e Comune di Arezzo.