Nel centenario dalla scomparsa di Giacomo Puccini, debutta ad Arezzo venerdì 27 settembre il ‘nuovo’ "Gianni Schicchi". L’opera comica del celebre compositore toscano, rappresentata al Metropolitan di New York per la prima volta nel 1918, torna con una nuova produzione fortemente voluta dal Comune di Arezzo in collaborazione con Fondazione Guido d’Arezzo che si terrà al Teatro Petrarca alle 21. Un evento culturale di livello nazionale, un progetto pilota che coinvolgerà anche altre città. Il ruolo del protagonista sarà interpretato dal baritono di fama internazionale Mario Cassi, che conduce l’intera operazione.
Mario Cassi che effetto fa essere protagonista di questo Gianni Schicchi?
"Speciale anche perché sono riuscito a radunare ad Arezzo tanti amici. Un direttore d’orchestra come il Maestro Fabrizio Maria Carminati, la regia di Manu Lalli, il nostro lighting designer Giuseppe Filipponio che era mio compagno di classe ad Arezzo ed è il riferimento del maestro Gabriele Lavia e fa la sua prima opera con noi. Questo poi è il mio ruolo prediletto, lo canto da venti anni anche se poco, ma ogni volta con successo e piacere e non è scontato che le due cose vadano insieme. Farlo qui in questa situazione così speciale è qualcosa in più. Un’idea che nasce con Federorafi che porta in scena l’arte orafa italiana insieme a noi. Il mio sentimento è di gratitudine".
Il progetto ha trovato tanti mecenati?
"In questa città abbiamo tanti mecenati e tanti amici come Squarcialupi e Giordini, che hanno veramente creduto nel progetto. Mi auguro che questo progetto abbia ricadute positive anche per i nostri mecenati che non sono solo orafi anche aziende di consulenze, del mondo dell’enologia, ci sono tutte le eccellenze aretine, l’arte la cultura uniscono il mondo e le persone e fanno progredire culturalmente, ma anche socialmente ed economicamente. Per questo vale la pena unire il mondo produttivo e artistico, l’oro ma anche la moda vivono come noi di bellezza".
Nel cast anche i talenti del nuovo progetto "Le Stanze dell’Opera", scuola di specializzazione per giovani cantanti lirici e musicisti che ha l’obiettivo di rendere il mondo dell’Opera accessibile a chiunque lo desideri…
"Un’altra cosa sorprendente quando ho iniziato il progetto nuovo coadiuvato da grandissimi ospiti come Katia Ricciarelli, e molti illustri colleghi che sono venuti ad Arezzo e hanno amato molto la città, è che nessuno si aspettava che potessimo trovare ben 9 giovani talenti. Li abbiamo fatti crescere, regista e direttore li hanno trovati perfetti e li stanno trattando da professionisti. Non è un saggio con gli allievi ma un Gianni Schicchi come quelli che ho fatto in giro per il mondo. Lauretta è un’aretina, tutti vengono dal nostro progetto di qualificazione e formazione. Il sindaco ha annunciato che andremo avanti grazie anche ai nostri donors. Abbiamo avuto una grande fortuna e la febbre nella città si è alzata, tanto che siamo vicini al sold out. Vorrei il prossimo anno aprire ai matinee di prove per le scuole".