
Piccoli aiuti, consigli pratici, una guida per la gestione delle medicine . Due ore al giorno di disponibilità, unica eccezione il giorno di Ferragosto. "Nessuna sovrapposizione ai medici, solo un supporto in più ai pazienti". .
"Le prime chiamate che abbiamo ricevuto sono state da parte di persone che avevano semplicemente bisogno di parlare. Abbiamo tentato di capire se ci fossero altre esigenze, e invece era solo per quello". Somministrare una cura, aiutare i caregiver, o semplicemente offrire una parola di conforto. L’infermiere per l’assistenza domiciliare di Misericordia di Arezzo può fare anche questo.
Sono le 9 in punto, l’infermiera Angela Lauricella (nella foto) arriva in via Garibaldi, sede dell’ente di volontariato. Come prima cosa controlla che il borsone sia dotato di tutto il materiale necessario per intervenire, in caso contrario, si occupa lei stessa di rifornirlo. Poi, verifica l’agenda in segreteria. In media gli appuntamenti sono tre o quattro ogni mattina. Esce e si dirige verso la macchina, salta su e parte, direzione paziente.
"Offriamo servizi molto semplici, ma che sono comunque importanti per le persone nella loro quotidianità – spiega Lauricella – principalmente somministriamo le terapie, come quelle intramuscolo oppure spesso le calciparine e aiutiamo anche con clisteri, punture e così via. Ma siamo attivi anche per tutte le problematiche minori. Ad esempio, a una signora sola, che ha bisogno di prendere tante pasticche nell’arco della giornata, suddividiamo i medicinali in base agli orari nell’apposito blister, così che non si confonda", racconta.
Il nuovo servizio è attivo da giovedì 1 agosto ogni mattina dalle 9 alle 11, compresi i prefestivi e i festivi, ad esclusione della sola data del 15 agosto, ed è possibile prenotare al numero dedicato: 348 5160880.
Le persone che si rivolgono a questo tipo di assistenza sono di tutte le età: "Giovani, adulti, anziani. Noi andiamo da chi ci chiama e ogni intervento dura dai 15 ai 20 minuti. A volte è capitato anche di andare oltre l’orario stabilito", conclude.
C’è una cosa che tiene a sottolineare: "Il materiale è interamente a carico del paziente. Noi abbiamo solamente un borsone con gli strumenti di supporto". Marco Feri è il rettore responsabile sanitario della Misericordia: "Si tratta di un servizio aggiuntivo di supporto, rivolto alle persone che si trovano ad avere piccole difficoltà quotidiane di carattere sanitario, sociale, di valutazione ambientale, ma anche problemi di solitudine. A volte anche un semplice colloquio, fatto con una persona competente, può diventare per l’utente estremamente importante".
Ci tiene però a sottolineare: "Si tratta di interventi di portata limitata che certamente non prevedono la presa in carico dei pazienti. Anzi, da parte nostra i pazienti troveranno le risposte necessarie e l’indicazione della strada migliore da percorrere per essere presi in carico e per ricevere l’aiuto specifico".
Un servizio, al momento, gratuito: "Ciò è possibile grazie a una sovvenzione parziale da parte della fondazione Cassa di Risparmio di Firenze". Sostegno, supporto, risoluzione di piccoli problemi: tre ingredienti per garantire a tutti il diritto a vivere con dignità, ogni giorno.