Il Pionta fulcro della sanità. Qui la cabina di regia della rete

Taglio del nastro per la struttura realizzata dopo la demolizione di tre fabbricati fatiscenti dell’area. Insieme a D’Urso anche l’assessore regionale Bezzini: "Centro della sinergia tra tutte le componenti".

Il Pionta   fulcro della sanità. Qui la cabina di regia della rete

Il Pionta fulcro della sanità. Qui la cabina di regia della rete

di Gaia Papi

AREZZO

Dopo l’accordo tra Stato-Regione che ha sbloccato 61milioni di euro per la sanità Toscana, tra i quali i 4milioni e mezzo che verranno utilizzati per la realizzazione dell’Hospice, ieri è stata la volta della presentazione di un altro importante tassello per il futuro del parco del Pionta e dei servizi sanitari territoriali. Nel cuore del Parco, in quel fazzoletto di terra da tempo occupato da edifici ormai fatiscenti che avevano ospitato il dispensario, la cucina e i locali doccia e bagni dell’ex ospedale psichiatrico, è stata inaugurata la centrale operativa territoriale. "E’ la concretizzazione di un cambio di passo nel modo di concepire l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria al cittadino – dichiara il direttore generale della Asl, Antonio D’Urso –. Un modo nuovo più vicino alle esigenze del paziente nell’ottica di una ottimizzazione della presa in carico grazie al raccordo fra professionisti, servizi e territorio. Il paziente non dovrà più recarsi da una parte all’altra ma potrà seguire un percorso assistenziale definito che lo accompagna dall’inizio, a partire dal medico di medicina generale, fino alle dimissioni dall’ospedale e al post ricovero, seguendolo nel follow-up e nella riabilitazione. Il nostro obiettivo è portare la sanità più vicina possibile ai cittadini". Uno stabile su un unico piano realizzato interamente ex novo dopo la demolizione di tre fabbricati fatiscenti presenti nell’area circostante, e non recuperabili, che un tempo ospitavano cucina, dispensa e docce dell’ex ospedale psichiatrico della città.

La somma complessiva impiegata per costruire la nuova struttura è di quasi 610 mila euro, finanziata quasi interamente con i fondi Pnrr e per i restanti 105 mila euro con fondi Asl. "La Centrale operativa territoriale ha una funzione strategica nell’assicurare una stretta sinergia fra rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari. E’ un nuovo punto di riferimento per l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria. Con quella di Arezzo – commenta l’assessore al diritto alla salute regionale, Simone Bezzini – si andrà ad aggiungere un tassello fondamentale per l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari e socio-sanitari della città. L’’implementazione delle COT – conclude - risponde all’esigenza di un modello di sanità che stiamo sviluppando in tutta la Regione, una sanità sempre più diffusa e vicina alle persone, grazie anche al supporto della tecnologia e all’integrazione tra professionisti". Una struttura di 150 metri quadrati di superficie distribuiti su un unico piano, suddiviso in 4 uffici e una sala riunioni per un totale di 8 postazioni di lavoro, realizzata con caratteristiche antisismiche e dotata di impianto fotovoltaico che consentirà di conseguire un risparmio energetico.

La Centrale operativa territoriale rappresenterà una sorta di cabina di regia tra i diversi attori della rete territoriale di cui ne coordina le azioni, in particolare in merito a fragilità, prossimità e domiciliarità degli interventi, avvalendosi per la presa in carico della persona delle nuove risorse tecnologiche (come la telemedicina). Obiettivi sono la presa in cura della persona assicurandole la continuità e la appropriatezza delle cure, promuovere l’integrazione tra ospedale e territorio verificando la disponibilità dei servizi al fine di consentire e facilitare l’ammissione o la dimissione del paziente verso strutture intermedie oppure verso il domicilio. In sostanza la Centrale attiva il servizio di Telemedicina, il percorso ospedale-territorio, quello territorio-territorio e si integra con la centrale 116117.