Il clima nel quartiere e le aspettative

"Evito i giardini, mi conoscono". "Bene gli agenti in borghese, è un segnale". Bastioni in stand by prima dei lavori

Il clima nel quartiere e le aspettative

Il clima nel quartiere e le aspettative

di Gaia Papi

AREZZO

Ancora un mese e poi i lavori per la riqualificazione dei Porcinai dovrebbero partire. C’è chi ha iniziato con il conto alla rovescia, impaziente di vedere tirati a lustro i cari giardini, soprattutto "ripuliti" della microcriminalità che da tempo vi si è annidata. Argomento che torna ad essere caldo dopo l’accoltellamento avvenuto domenica sera. Un nuovo episodio di violenza che si aggiunge al lungo elenco di fatti che si ripetono ormai da anni.

"La situazione è drammatica e sta degenerando, nonostante si vedano un po’ più di forze dell’ordine. Gli spacciatori, quei sette, otto elementi che ormai tutti conosciamo, continuano a circolare" ci spiega Cinzia Donati, dell’Ottica Centro Oftalmico di viale Michelangelo. +

"Io ormai evito di attraversare i giardini perchè mi conoscono, appena vediamo dei chiari movimenti di spaccio chiamiamo le forze dell’ordine" continua. "Arrivati a questo punto non ci spaventa nemmeno il cantiere e i normali disagi che creerà, convinti che rappresenterà un deterrente. Quindi che il Comune faccia presto a far partire i lavori. Noi aspettiamo con ansia che i giardini diventino un buon salotto, e che non siano più frequentati da certa gente".

Una situazione difficile che Gianni Tei, dell’omonimo bar tabacchi in via Spinello, ha visto però migliorata negli ultimi due mesi. "Il prefetto ci ha preso a cuore. Ora non rimane che aspettare, fiduciosi, l’avvio dei lavori. Se poi le aspettative saranno deluse sarò il primo a farmi sentire" spiega. "L’accoltellamento? Poteva accadere ovunque, al Prato, come in Corso. Impossibile pensare di poter avere una pattuglia per negozio".

Un miglioramento percepito anche da Luca Lazzeroni dell’enoteca Michelangelo. "In zona cominciamo a vedere anche agenti in borghese, non so cosa possano fare di più. Certo, la riqualificazione potrà aiutare a risanare la zona. Maggiore illuminazione, telecamere, più decoro, non può far altro che bene, l’aspettiamo con ansia. Speriamo quindi che i lavori non tardino ulteriormente e che partano, come annunciato, effettivamente a maggio" spiega.

"Credo però che il problema non sarà risolto definitivamente. Il nodo è la giustizia. Potrebbero mettere in campo anche dieci volanti in più, ma fermato lo spacciatore di turno, il giorno dopo è libero".

Convinto dell’importanza dei lavori, ma consapevole che non risolveranno totalmente il problema dei Porcinai, è anche Tito Ghezzi, titolare del Martini and dreams e del Panino Porco entrambi in Piazzetta Edo Gori. "Stiamo aspettando i lavori che sono in grave ritardo. Io avevo preso in affitto il chiosco ai bastioni proprio in vista di questo progetto. Li aspettiamo, consapevoli che i problemi non verranno spazzati via, ma con l’auspicio che portino un movimento di gente diversa che, al momento, non si vede da queste parti. C’è proprio una divisione, via Crispi è zona di confine fra l’Arezzo alta e l’Arezzo bassa. La gente arriva fin lì non va oltre. Insomma, la speranza è che gli aretini comincino a guardare con maggiore simpatia alla zona dei Bastioni" spiega Ghezzi. "Intanto stiamo attendendo dal Comune di sapere quando, e per quanto, dovremmo chiudere i nostri dehors, e quindi le attività, per consentire i lavori".