I giovani che cambiano vita e si danno all’agricoltura

Francesca Lombardi voleva entrare nell’esercito poi un infortunio e cambia idea, Marco Batini da elettrotecnico apre azienda

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di Gaia Papi

Trecentocinquantasei nuove aziende agricole, targate Coldiretti. Il 2021 ha segnato un incremento rispetto all’anno precedente dell’1,3%, tra continuità aziendale e ricambio generazionale. Sono in aumento i giovani che si affacciano al mondo dell’agricoltura. Alcuni recentemente sono "saliti in cattedra" per spiegare questo mondo ai loro coetanei. Soprattutto ai neet, quei giovani inattivi aumentati con la pandemia. Esperienze imprenditoriali che possono essere da stimolo per chi è in cerca di una nuova traiettoria lavorativa. Esperienza come quella di Francesca Lombardi. Dall’esercito al mando dell’agricoltura.

Voleva fare il soldato ma un infortunio ha cambiato le carte in tavola, e le ha fatto scoprire un mondo dal quale stava cercando di fuggire da anni. Quello della campagna, dell’agricoltura, il mondo della sua famiglia da sei generazioni. "A 19 anni, dopo il diploma in ragioneria, già avevo compilato le domande per entrare nell’esercito. In attesa di una risposta stavo frequentando Storia e filosofia. Poi la chiamata ad Ascoli. Ma dopo qualche mese l’infortunio e quindi il congedo" racconta. "Avevo 20 anni, mentre stavo cercando il mio posto nel mondo, lavoravo nell’azienda di famiglia.

Giorno dopo giorno, quel mondo dal quale da sempre fuggivo, ho cominciato ad apprezzarlo. La lentezza della campagna, i suoi rumori, i suoi profumi. Mi ricordo perfettamente il momento in cui me ne sono innamorata, o forse ho capito di esserlo" sorride. Da quel giorno sono passati 12 anni. "Guido il trattore, mi occupo della vinificazione, della raccolta delle olive, insomma faccio tutto quello che c’è da fare". Nel frattempo entra nell’esecutivo nazionale giovani. "L’agricoltura oggi rivela spazi e possibilità per i giovani sconosciuti fino a qualche anno fa".

"La Lappola nasce nel 2020 come azienda agricola e agriturismo". Non solo pandemia, chiusure, disperazione quindi. Il 2020 ha segnato anche l’inizio per qualcuno. L’inizio del sogno di una vita, quello di Marco Batini, 29 anni. Dopo gli studi ha lavorato come elettrotecnico e progettista per illuminazioni. Poi ha preso la laurea in scienze ambientali.

Durante il Covid la svolta. Con coraggio e determinazione ha rilevato la piccolissima azienda dei nonni, inattiva da cinque anni, dandole nuova vita. Poi, nel secondo lockdown, crea la "Lappocam", servizio di didattica a distanza che ha vinto il prestigioso Oscar green. Gite virtuali all’interno dell’azienda per fare escursioni, ortoterapia, lezioni al microscopio, birdwatchin. Insomma un tuffo nel mondo agreste, quando eravamo sigillati tra le quattro mura.

"Era il mio sogno coniugare ecologia e tecnologia. Ed ora eccolo qua. Certo niente viene dal niente, l’impegno è costante e anche i sacrifici. Ma è l’unica strada che conosco per raggiungere i mie sogni".