MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Fuga di gas: tre intossicati a cena La nonna dà l’allarme e salva i suoi

Corsa in ospedale: padre e figlio portati prima in ospedale e poi in camera iperbarica, sono fuori pericolo. Sequestrate la cucina economica e la caldaia per capire le cause della fuoriuscita di monossido. I soccorsi

Fuga di gas: tre intossicati a cena La nonna dà l’allarme e salva i suoi

di Matteo Marzotti

Una fuga di gas. Ecco la causa del malore avvertito nella serata di domenica da due uomini, padre e figlio, alla periferia di Tegoleto una delle frazioni più grandi del comune di Civitella in Val di Chiana. Quando le sirene e i lampeggianti dei soccorsi sono arrivati poco dopo le 20,40 di domenica scorsa i due uomini era coscienti ma presentavano i segni dell’intossicazione dovuta al monossido. Monossido di carbonio, l’incubo dell’invermo e insieme di questa famiglia presa in contropiede, proprio all’ora di cena. Per fortuna che nell’abitazione era presente anche la nonna del ragazzo che ha dato l’allarme.

Stando ad una prima ricostruzione di quanto accaduto il padre, un uomo di 61 anni, si trovava insieme al figlio venticinquenne nella cucina dell’abitazione. Una casa isolata, fuori dalla frazione, in località La Selva. Insieme a loro in casa c’era la nonna materna del ragazzo, una signora di 81 anni, che però si trovava nel locale adiacente la cucina, dove i soccorritori e i vigili del fuoco presenti sul posto hanno rinvenuto una stufa a legna accesa.

Una usanza e soprattutto un oggetto quanto mai diffuso in campagna per riscaldare gli ambienti soprattutto in inverno. E adesso proprio quella stufa è finita sotto la lente di ingrandimento. Già perchè potrebbe aver sprigionato il monossido di carbonio che ha causato il malore.

Ma i vigili del fuoco hanno posto la loro attenzione anche sulla caldaia presente nell’abitazione, anche questa accesa e posta sotto sequestro. Il gas, incolore, inodore e insapore, potrebbe essersi sprigionato magari da qui.

Quello che è certo è il malore avvertito soprattutto da padre e figlio. I due avevano iniziato ad accusare i primi sintomi dell’intossicazione. Il monossido di carbonio può infatti provocare danni molto gravi, partendo dalla perdita di coscienza. I sintomi più comuni sono mal di testa, vertigini, debolezza, nausea, vomito, dolori al petto e stato confusionale e, se non si interviene in tempo, può sopraggiungere la morte. Fortuna per i due che la donna si sia accorta di quanto stava accadendo ed ha dato l’allarme chiamando il 118.

I vigili del fuoco hanno chiesto il sequestro sia della caldaia che della stufa a legna su cui verteranno le loro indagini per accertare come sia nata appunto la fuga di gas. Intanto il sessantenne e il figlio di 25 anni dopo i primi accertamenti, viste le loro condizioni, sono stati trasferiti all’ospedale di Careggi per essere sottoposti al trattamento in camera iperbarica, in modo da eliminare dall’organismo l’intossicazione provocata dal monossido di carbonio.

Meno gravi le condizioni della donna che una volta monitorata presso l’ospedale San Donato di Arezzo è potuta tornare a casa.