Avviate le procedure di gara per la cessione della Fimer. E’ l’annuncio del Ministero delle Imprese del Made in Italy pubblicato venerdì scorso sul sito ufficiale del dicastero. I Commissari Straordinari del gruppo di Vimercate, i professori Eugenio D’Amico, Gerardo Losito e l’avvocato Maurizio Ascione Ciccarelli, "hanno ricevuto - viene precisato - un forte e significativo interessamento" da parte di società di primaria importanza che operano in Italia e all’estero. Come prospettato nei mesi scorsi, pur nella prudenza in questi casi sempre buona consigliera, esistono dunque più realtà imprenditoriali che si sono fatte avanti rispondendo all’invito di aderire alla manifestazione di interesse per la vendita del sito produttivo di Terranuova Bracciolini nonché delle partecipazioni societarie estere del gruppo del solar dal 30 novembre 2023 in amministrazione straordinaria. "I potenziali investitori positivamente valutati - spiega ancora la nota del Mimit - sono stati ammessi all’analisi e due diligence della Società mediante accesso ad apposita virtual data room in cui sono contenute tutte le informazioni utili per la valutazione del complesso aziendale". L’ultimo step in ordine cronologico risale al 6 settembre quando il Ministero ha autorizzato l’avvio della procedura di vendita della Fimer "in esecuzione del programma di cessione" e di conseguenza il passo successivo è stato l’invio ai papabili compratori della lettera che contiene termini e modalità per la presentazione delle offerte vincolanti. Queste ultime dovranno arrivare, sulla base dell’iter procedurale già reso noto a suo tempo, entro e non oltre le 15 del 15 ottobre prossimo. In seguito, nel rispetto del bando di gara, si provvederà all’aggiudicazione della Fimer ed entro la fine dell’anno dovrebbe andare in porto la ratifica del passaggio di proprietà ad un nuovo soggetto.
Al momento nello stabilimento valdarnese specializzato nella produzione e commercializzazione di inverter e di sistemi per la ricarica di veicoli elettrici, lavorano circa 260 dipendenti. E il mantenimento dei livelli occupazionali spicca come uno dei presupposti centrali per l’ammissione delle imprese interessate alla procedura di cessione. Tra l’autunno e l’inverno, quindi, si chiuderà un capitolo fondamentale in una vertenza iniziata nel novembre 2021, dopo che i vertici aziendali annunciarono il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per 100 addetti. Passati tre anni, tra colpi di scena, possibili fumate bianche alternate a docce fredde e la mobilitazione costante di lavoratori, sindacati, istituzioni locali, regionali e nazionali, adesso il traguardo sembra vicino.