Export, la spinta di oro e moda. Impennata degli affari al 9%. Il fatturato vola oltre i 4 miliardi

I dati al 31 dicembre del Monitor Distretti di Intesa Sanpaolo evidenziano una buona ripresa. Balzo delle vendite verso la Turchia, ma anche una flessione verso altri Paesi: ecco quali.

di Matteo Marzotti

AREZZO

Complessivamente il segno è positivo per quanto riguarda l’andamento delle esportazioni dei distretti aretini. La fotografia arriva dai dati forniti da Intesa Sanpaolo, dalla direzione studi e ricerche, che permette di analizzare la variazione tra il 2022 e il 2023 nell’area aretina con particolare attenzione su tre settori cardine come oreficeria, tessile (e abbigliamento) oltre che alla pelletteria (e calzature). Il primo dato in evidenza è sicuramente quello del sistema moda che nell’Aretino ha mostrato una dinamica nettamente migliore rispetto ad altri distretti della regione Toscana, grazie alla spinta dell’oreficeria, che ha registrato un balzo delle vendite soprattutto verso la Turchia.

Se nel 2022 l’oreficeria infatti aveva registrato complessivamente 3.190,6 milioni di euro nel 2023 c’è stata una crescita del 9,4%, vicina quindi ai 301 milioni di euro. Scendendo nel dettagglio di questo comparto, guardando l’andamento delle esportazioni nei principali mercati di sbocco ecco che al primo posto di trova al Turchia. Qui la variazione tra i dati del 2022 e del 2023 è pari al 109,1%, passando da 363,9 milioni di euro a 760,8 milioni di euro. Una crescita esponenziale che permette di fronteggiare (al secondo posto) i 685 milioni di euro degli Emirati Arabi Uniti, in calo del 6,1% rispetto all’anno precedente. C’è però il segno positivo legato agli Stati Uniti con 471,2 milioni di euro e un +17,8%, mentre cresce del 20% il legame con Hong Kong dove i milioni di euro sono passati da 196,6 a 235,9. Segnali positivi quindi che permettono di far fronte a quelle nazioni come Sudafrica, Germania e Giordania dove la variazione evidenzia un trend negativo.

Passando al settore tessile e dell’abbigliamento qui si parla di una crescita del 6,6% rispetto al 2022 con un incremento di 22,1 milioni di euro. In questo caso l’andamento delle esportazioni del distretto verso i mercati di sbocco vede al primo posto la Francia con una variazione dell’11% su base annua, pari a 13,2 milioni di euro. Secondo posto per la Germania (1%) e quindi ecco la spagna con una variazione del 10,7% pari a 2,5 milioni di euro, che hanno permesso di passare dai 23,8 del 2022 ai 26,3 dello scorso anno. Sul fronte invece della pelletteria e delle calzature i dati forniti da Intesa Sanpaolo portano alla luce un incremento del 6,4%. Si è passati dai 315,9 milioni di euro del 2022 ai 336,1 del 2023. Una crescita di 20 milioni, pari appuntoi al 6,4%. In questo caso i principali mercati di sbocco sono la Francia che ha permesso una crescita di 20,8 milioni (26,3%) mentre Germania e Spagna hanno chiuso con una lieve flessione. Bene l’Austria con un 25,3% così come Stati Uniti e Giappone che rispettivamente hanno ottenuto una variazione di 1 milione e 1,1 milioni di euro.

"Come emerge dal Monitor dei distretti della Toscana, presentato nuovamente a fianco di Confindustria Toscana,le imprese della nostra regione mantengono un’elevata competitività nei mercati internazionali seppur con sfide di contesto che hanno necessità di supporto per essere affrontate - afferma Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo – Il nostro nuovo programma “Il tuo futuro è la nostra impresa“, che mette a disposizione 120 miliardi di credito fino al 2026, tocca tutti i punti cruciali della crescita e del rinnovamento industriale, dalla transizione energetica agli investimenti di Transizione 5.0, proprio per aiutare le aziende italiane a cogliere le opportunità attualmente presenti investendo sul proprio futuro e su una competitività sostenibile".