È il paese degli sposi Il "sì" parla straniero

Castiglion Fiorentino, Milighetti: "Questa estate abbiamo fatto il tutto esaurito". Sono ritornati anche gli americani ma non mancano le coppie dall’Europa

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di Simona Santi Laurini

Anche gli stranieri tornano a sposarsi a Castiglion Fiorentino. Il totale dei matrimoni civili, al momento, si attesta su 19 cerimonie, destinate a diventare una trentina, se si considerano tutte le prenotazioni per il 2022. Un trend in aumento rispetto alle 23 dello scorso anno e alle 14 del 2020. E la maggior parte di questi riti è appannaggio di stranieri o comunque non castiglionesi. Giusto martedì scorso, al piazzale del Cassero, si sono spostati dei finlandesi, una coppia di trentenni, benestanti, con una quindicina di invitati. Sono loro i turisti più presenti nel filone wedding, con specifici tour operator che propongono dei pacchetti su Castiglion Fiorentino. Difficile trovare qualcuno che parli italiano, ma tanto, per legge, deve sempre essere presente un interprete, il suo sì fa fede dal punto di vista legale. A proposito di atti amministrativi, c’è da dire che il territorio castiglionese è ormai abituato anche ad accogliere le coppie americane che rinnovano le promesse, una tradizione prettamente statunitense e che non richiede formalità burocratiche, ma fa comunque numero per le presenze turistiche. Una decina quest’anno i riti di questo tipo, soprattutto nelle strutture private, con tanto di famiglie al seguito. Tornando ai matrimoni, tra le strutture private accreditate e riconosciute dal comune figurano due agriturismi, Casali in Val di Chio e Santo Stefano, mentre i luoghi pubblici deputati per lo scambio degli anelli, oltre alla sala consiliare, sono il piazzale del Cassero, il chiostro di S. Francesco e la torre del Cassero.

Quest’ultima rappresenta uno dei posti più suggestivi e senza dubbio unici, anche se meno pratici rispetto agli altri, infatti solo sei persone sono ammesse alla cerimonia: gli sposi, i testimoni e il celebrante. A settembre, proprio la torre del Cassero farà da cornice ad un matrimonio civile tra castiglionesi. Per i residenti, queste scelte non comportano costi, mentre per gli altri hanno tariffe che arrivano ad un massimo di 500 euro per la torre, passando per 350 euro del piazzale del Cassero o del chiostro di S. Francesco. C’è anche chi ha avanzato richieste bizzarre come ad esempio potersi sposare immersi nella natura, tra le vigne o in collina, ma si tratta di posti non accreditati. Sempre tra le curiosità, come dimenticare gli sposi che nel 2017 sono arrivati nell’area archeologica con l’elicottero. "Abbiamo sempre puntato sul turismo legato al settore del wedding – precisa il vice sindaco Devis Milighetti. In questa estate, ad esempio, sia a luglio che ad agosto, stiamo registrando il tutto esaurito".