Polizia
Arezzo, 4 dicembre 2021 - La loro spesa di Natale avrebbero voluto farla non a chilometri ma a spesa zero, il il record mondiale del risparmio. Ma qualcosa non ha funzionato: anzi tutto. E in quattro si sono ritrovati in Questura, in stato di fermo. Per una scena che davvero non è sfuggita a nessuno. Compresa la folla della spesa. Macchina indietro: siamo alla Coop, storico supermercato di Saione. Un po’ prima delle 14.
In un altro mese dell’anno un momento morto ma non di venerdì e non in un venerdì di dicembre. I quattro arrivano: dalle prime indicazioni dovrebbe trattarsi di romeni ma i dettagli arriveranno solo nelle prossime ore e alla fine contano anche il giusto. Da una sommaria ricostruzione cominciano a servirsi come fossero alla cassa ma senza passare dalla cassa. «Invisibili» come elefanti in un negozio di bicchieri di cristallo, si fanno notare da parecchi.
E chi è chiamato a farlo ha provato a bloccarli. La reazione? Un classico. Cominciano a divincolarsi, lo fanno piazzando qualche spintone stile rugby, passano insomma alle mani. Niente di devastante ma che basta e avanza per far scivolare il loro reato da furto a rapina, sia pur impropria. Reato che in aula pesa decisamente di più, specie in caso di condanna.
E malgrado il salto di livello neanche riescono a scappare. La morsa, forse dei clienti e forse del personale di servizio, si stringe. Ed è particolarmente rapido l’arrivo della polizia, non a caso a bordo delle volanti di servizio, subito chiamate dai cellulari pronti all’uso. E scattano i fermi. Quattro, un numero anomalo rispetto ai colpi e ai colpetti dei supermercati: in genere sono «bravate» individuali, gonfi la borsa o la sporta e provi a scappare.
Stavolta no. Le porte scorrevoli del negozio si aprono di fronte a loro e poi gli si richiudono alle spalle. Per loro la giornata continua in Questura, per il popolo della spesa tra gli scaffali della Coop. Ultima scena alle casse: i più per fortuna ci passano. Titoli di coda.