GAIA PAPI
Cronaca

Banditi dell’oro, è caccia alle targhe. Saranno moltiplicate le telecamere

Il vertice in prefettura stringe le misure di controllo: aumento di impianti speciali con lettura a distanza. Un tavolo con le società di assicurazione: premi più bassi a chi si dota di sistemi avanzati di sorveglianza. .

Nuovo vertice in prefettura dopo gli assalti alle aziende orafe

Nuovo vertice in prefettura dopo gli assalti alle aziende orafe

Nuovo incontro in prefettura, organizzato con la Camera di commercio, sul tavolo la sicurezza del distretto orafo. "Nuove telecamere e un accordo con le assicurazioni": è quanto emerso ieri pomeriggio, come spiega Luca Parrini, presidente della Consulta degli orafi. "Uno degli aspetti più innovativi discussi durante l’incontro è l’adozione di nuove tecnologie, come le telecamere di videosorveglianza equipaggiate con il controllo delle targhe. Questo sistema, che permette di monitorare in tempo reale i veicoli in transito nelle zone periferiche di Arezzo, potrebbe rappresentare una soluzione chiave per contrastare i furti e i crimini in generale" spiega Parrini. La rete di telecamere potrebbe estendersi grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione, che ha aperto un bando a cui i Comuni possono accedere per finanziare l’acquisto di questi dispositivi tecnologicamente avanzati.

Il costo, che si aggira intorno ai diecimila euro per telecamera, potrebbe sembrare elevato, ma rappresenta un investimento necessario per creare una rete di copertura capillare su tutto il territorio aretino.

"Un monitoraggio continuo delle aree più sensibili garantirebbe una risposta tempestiva in caso di emergenze. Avere telecamere in zone chiave significa ridurre drasticamente i tempi di intervento - ha dichiarato Parrini. Un esempio lampante di quanto questa tecnologia possa fare la differenza è l’episodio del recente furto, avvenuto in soli quattro minuti".

Occhi attenti su vie di accesso e di fuga, ovvero i percorsi attraverso i quali i criminali potrebbero entrare o uscire da una zona. La protezione di questi punti nevralgici diventa fondamentale per garantire la sicurezza di tutto il territorio e permettere alle forze dell’ordine di intervenire rapidamente. Anche i sopralluoghi antecedenti agli assalti potrebbero fornire informazioni cruciali per prevenire gli incidenti. "Un’analisi approfondita dei movimenti sospetti nei giorni precedenti a un furto potrebbe aiutare a identificare comportamenti anomali e, di conseguenza, rafforzare le misure preventive" ha continuato Parrini. Altro tema: l’idea di aprire un tavolo di lavoro con le compagnie assicurative per studiare la possibilità di ridurre i premi a quelle aziende che investono in sistemi di sicurezza avanzati. La proposta prevede che le aziende, migliorando la loro sicurezza, possano ottenere un abbassamento dei premi assicurativi. "Ogni investimento in sicurezza dovrebbe tradursi in un beneficio per l’imprenditore, e un premio più basso sarebbe il riconoscimento di un impegno concreto verso la protezione dei propri beni", ha spiegato Parrini. Infine, "durante la fiera aretina, il ministro Piantedosi ha dichiarato la volontà di aumentare il numero delle forze dell’ordine sul territorio. Ci auguriamo che le sue parole non rimangano solo buoni propositi e che la nostra provincia venga trattata in modo eccezionale", ha affermato Parrini.

L’incontro si è concluso con l’appuntamento a un nuovo tavolo di lavoro a giugno, che coinvolgerà nuovamente le forze dell’ordine, le compagnie assicurative e le istituzioni.