Arriva Giorgio Armani: lo stilista venerdì da Sugar "re" per una notte

Ospite di Angiolini a Palazzo Lambardi per la sfilata di un prodotto comune tra modelle ed eventi, Poi la cena in un locale aretino chiuso per loro e una serata vip

Giorgio Armani

Giorgio Armani

Arezzo, 3 dicembre 2019 - In comune hanno una capacità rara di mettere insieme il taglio classico con quello innovativo: e per una volta le loro strade si incrociano proprio qui. Ad Arezzo, dove Beppe Sugar studia da «profeta» in patria e dove Giorgio Armani si affaccia da protagonista. Una vera e propria notte Armani, in calendario per venerdì: un evento della moda ma insieme anche un inevitabile evento vip.

Perchè l’appuntamento è ad invito: e in giro è scoppiata la febbre del «tagliando». Esserci o non esserci, checchè ne dica Shakespeare, fa la sua bella differenza. Un fiore da mettere all’occhiello, cento punti nel palmares della «fama». In sè l’evento ha un sapore rigorosamente commerciale, anche se declinato sul fronte della moda e del made in Italy. Armani e Angiolini, o se preferite Giorgio e Beppe, hanno realizzato insieme un nuovo modello di borsa: la firmano insieme, la lanciano insieme.

E visto che entrambi sanno come si scateni la curiosità in un certo mondo la chiamano «La Prima»: beninteso, di borse ne sono state disegnate e prodotte tante altre nella storia dell’uomo, o meglio ancora della donna. Ma se la chiami così già ti evoca un senso di esclusività che da solo fa spettacolo.

L’appuntamento è per venerdì alle 19, naturalmente a Palazzo Lambardi, sul Corso la sede prestigiosa dello stilista aretino. Già c’è una galleria di alberi di Natale da far impallidire il centro di Torino. Armani arriverà con il suo staff e le sue modelle. Perché un prodotto nuovo fatalmente non viene solo esposto: sfila, al braccio della bellezza italiana.

Ricreando il clima che già Angiolini era riuscito a disegnare a settembre in piazza Grande, alla sfilata che univa glamour, solidarietà e volti famosi. Il primo atto di una lunga serata. Il secondo sarà una cena in salsa aretina: per una volta «L’Agania» chiude al resto del mondo, riservato agli stilisti e ai loro invitati. Una scelta non casuale: quella di proporre ad Armani non un menu internazionale ma le pietanze classiche della cucina nostrana.

Le stesse che hanno stregato Patti Smith, proprio su una tovaglia di carta scrisse il testo della sua canzone dedicata agli affreschi di Piero. La febbre «presenzialista» qui divampa: chi non farebbe carte false per un invito a quella cena? Beh, forse molti ma certo per gli altri l’occasione è ghiotta. A capotavola lui, uno degli imprenditori e dei volti italiani più famosi nel mondo.

E che via via si è allargato ben oltre i confini della moda, anche se su un ideale mappamondo potrebbe appuntare le bandierine di 57 boutique,di 115 empori e di decine di altri tipi di stores, sparsi su 35 nazioni. Però è anche l’uomo che aveva creato i costumi di American Gigolò e vestito sulla scena (oltre che fuori) a fior di attori, da Di Caprio a Penelope Cruz, da Christian Bale a Fassbender. Impegnativo arredare per lui una trattoria aretina? Forse sì ma l’importante è che rimanga se stessa.

Poi l’ultimo passaggio, una sorta di «After Hours» a Badia di Pomaio, un locale pregiato sulle colline che circondano la città: musica, un disc jokey di grido, e ancora bellezza ed eleganza sparse ad ampie mani. Il trionfo di una notte da vip,costruito intorno ad un personaggio che raramente in passato ha lasciato la sua Piacenza o il mondo dalle mille bandierine per affacciarsi ad Arezzo.

I più proveranno a intercettarlo in in centro, che tra l’altro coinciderà con l’inizio di un altro weekend di grande follia nel cuore del Natale. Gli altri già stringono tra le mani il famoso invito o bruciano all’idea di conquistarlo. E chi non ce la fa? Beh, almeno non interrogherà ore l’armadio per decidere cosa mettersi.