Ieri via ai saldi dopo la stagione no: spesa prevista 42 milioni, 120 euro a persona

L'abbigliamento si gioca il tutto per tutto: 700 negozi in trincea solo per la moda, taglio ai prezzi subito robusti

Saldi al via

Saldi al via

Arezzo, 3 luglio 2016 - Pioggia battente e l’estate arrivata all’ultimo tuffo. E' partita ieri oggi con il piede sbagliato la stagione delle svendite, alle spalle una stagione di vendite non proprio entusiasmante per i commercianti aretini. Saldi chiamati a ridare ossigeno alle vendite smaltendo l’invenduto di un’intera stagione e le rimanenze di magazzino. Ma anche un modo per far cassa e acquistare le nuove collezioni. Ipotesi? Un affare da 13 milioni di euro in città, da 42 in tutta la provincia. La Confcommercio spera che lo scontrino mediosi aggiri intorno ai 120 euro a persona, come nell’estate 2015. Sono circa 700 i negozi della moda in provincia interessati ai saldi di fine stagione, che si aprono ufficialmente il 2 luglio per concludersi dopo 60 giorni il prossimo 30 agosto.

«Per le imprese della moda il periodo di crisi continua - dice il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - le spese crescono, ma non i profitti e le famiglie hanno ancora comportamenti di spesa molto cauti. In questa situazione di stallo economico e di estate tardiva, almeno saranno felici i consumatori che nei negozi oltre ai prezzi bassi potranno trovare più scelta nei modelli, nelle taglie e nei colori».

«Per fortuna l’arrivo del caldo  ha riportato un po’ di buonumore  grazie ad una piccola ripresa delle vendite - dice il presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio Paolo Mantovani - ma arriviamo all’appuntamento  dopo una primavera da dimenticare e non ci aspettiamo risultati eclatanti. Sarà già un successo mantenere lo scontrino medio intorno ai 120 euro a persona, come nell’estate 2015». 

Ma cosa compreremo di più durante i saldi? Tra i capi più gettonati secondo la Confcommercio ci saranno accessori e abiti dalle linee morbide per le donne, per l’uomo la giacca e la camicia, destinata a soppiantare tshirt e polo nelle preferenze di molti. «Per le calzature - dice Mantovani - la tendenza è quella di puntare su scarpe indossabili in occasioni trasversali, dalla cena fuori con gli amici all’ufficio».