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Piacere, Marciano! Torna nel borgo: il gusto come ponte tra tradizione e futuro

La seconda edizione consolida il successo della prima: Marciano si apre al turismo e punta a destagionalizzare grazie a cibo, cultura e comunità

Piacere Marciano

Piacere Marciano

Arezzo, 23 settembre 2025 – Marciano della Chiana si prepara ad accogliere, domenica 28 settembre, la seconda edizione di Piacere, Marciano!, un evento che non è soltanto una festa ma un vero e proprio progetto di comunità, con cui l’amministrazione comunale intende rafforzare il percorso di promozione del borgo avviato nei mesi scorsi.

Se la prima edizione di aprile è stata una scommessa vinta, capace di animare il centro storico e di restituire vitalità al tessuto sociale ed economico, portando cittadini, visitatori e turisti a scoprire o riscoprire Marciano, questa nuova tappa mira a consolidare i risultati raggiunti e ad aprire nuove prospettive per il futuro.

Il cuore della manifestazione sarà il Borgo Culinario, dove i sapori autentici della Valdichiana si intrecceranno con le vie e le piazze di Marciano, trasformando il centro storico in un laboratorio a cielo aperto del gusto.

Aglione, carne chianina, porchetta e prodotti di stagione racconteranno la storia del territorio più di mille parole, perché il cibo è identità, è cultura, è il filo invisibile che lega le generazioni e che oggi diventa anche la chiave per costruire nuove opportunità turistiche.

In un mondo in cui la gastronomia è motore di viaggi e scelte di destinazione, Marciano sceglie di affidare proprio alla tavola il compito di raccontarsi e di attrarre. “La prima edizione ci ha dato una grande lezione – sottolinea la sindaca Maria De Palma – quando una comunità crede in sé stessa e decide di aprirsi, i risultati arrivano.

Abbiamo visto un borgo vivo, animato, attraversato da presenze che non hanno soltanto partecipato a un evento, ma che hanno imparato a conoscere Marciano nella sua autenticità. L’estate che ne è seguita è stata una delle più ricche di presenze e di vitalità degli ultimi anni, e questo ci conferma che investire in eventi di qualità è un modo concreto per far crescere il nostro territorio.”

Guardare al futuro significa però anche uscire dai confini della stagionalità. “Con questa seconda edizione – spiega l’assessore alla Cultura e al Turismo Gionata Salvietti – vogliamo dare un segnale preciso: Marciano non è un borgo da vivere solo in estate, ma un luogo capace di offrire esperienze autentiche durante tutto l’anno.

Destagionalizzare significa distribuire opportunità e ricchezza, sostenere gli operatori, attrarre visitatori nei periodi meno scontati, rafforzare la nostra immagine come comunità accogliente e dinamica. Il cibo e la convivialità diventano leve strategiche per allungare la stagione turistica, creare nuove occasioni di incontro e dare continuità al percorso di valorizzazione del nostro borgo.”

Un ruolo fondamentale, in questo percorso, lo gioca la collaborazione con Il Mercatino delle Pulci di Arezzo, partner dell’iniziativa e tassello prezioso di un mosaico fatto di intrecci e sinergie. “Piacere Marciano è un evento che consente percorsi, intrecci e collaborazioni tra le varie realtà del territorio, dal privato al terzo settore, per valorizzare quanto c’è di buono e prezioso nel paese – spiega Silvia Ciarpaglini, referente del Mercatino delle Pulci –.

Questa volta gli stand del Borgo Culinario si presentano con un menù unico, proprio per dare conto della sinergia possibile tra la cucina delle associazioni e le materie prime delle aziende agricole del territorio.”

L’iniziativa, organizzata dal Comune di Marciano della Chiana con la collaborazione del Mercatino delle Pulci e il coinvolgimento delle associazioni locali, conferma dunque una precisa visione politica: fare della promozione culturale ed enogastronomica non un episodio isolato, ma un tassello di un più ampio progetto di sviluppo, che passa dalla comunità, dalle sue tradizioni e dalla sua capacità di innovare senza perdere autenticità.

Marciano si racconta così, ancora una volta, come un borgo che non si limita a custodire il passato, ma che sceglie di costruire futuro. Un futuro fatto di gusto, di cultura e di vita condivisa.